Parola di Carlo Lucarelli, intervistato ieri da Daria Bignardi a Le invasioni barbariche.
Il noir inteso come romanzo che va ad indagare sui problemi sociali, i lati oscuri delle città, dei suoi abitanti.
Un romanzo che affronta, ne mantiene in vita la memoria, i grandi misteri della nostra storia, i suoi omissis e cerca di darne una risposta.
Che parla della tragedia della stazione di Bologna che, per Lucarelli è stato uno dei misteri d'Italia più sentiti, forse proprio perchè capitata a Bologna, la sua città.
Ecco, un romanzo del genere non può che essere di sinistra.
Anche se sono romanzi con personaggi come il commissario De Luca o il sovrintendente Coliandro: entrambi poliziotti, uomini dello stato.
Ma anche uomini con un alto, superiore, senso della giustizia.
Nel corso dell'intervista ha spiegato perchè si veste sempre di nero:
- per vecchie reminiscenze punk
- perchè è diventato ormai uno stile e perchè è pratico
- perchè il nero smagrisce. Come dice il suo amico Baldini "el negher smegher" (spero di aver scritto giusto ..)
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