Sei lì a lamentarti del vuoto televisivo ed ecco improvvisamente, nella stessa sera, andare in onda diverse trasmissioni su misteri, intrighi, storie del passato dimenticate, ma da non dimenticare.
Chi l'ha visto tornava a parlare della scomparsa di Emanuela Orlandi e della straordinaria rassomiglianza tra "Renatino" De Pedis e la descrizione fatta della persona che accompagnava Emanuela prima della scomparsa.
Parliamo ancora del ruolo della Banda della Magliana: il pentito Mancini si stupiva che oggi Renatino ("Dandi") fosse ancora sepolto nella cappella. Evidentemente la chiesa sa come ricompensare certi aiuti.
A Popolare Network l'intervista ad Aldo Giannulli, con l'intervento telefonico di Carlo Lucarelli, sul suo libro "Bombe a inchiostro". Storia e misfatti della controinformazione in Italia, dalla strage di stato di Piazza Fontana al rogo di Primavalle (col depistaggio di Potere Operaio), fino alla fine, nel sangue del Partito Armato.
Grazie alla controinformazione siamo diventati un pò meno ingenui: non è proprio il nostri un paese dove si possa essere ingenui, a credere alla verità di comodo.
Dalla morte del bandito Giuliano ("l'unica cosa certa è che è morto" scriveva Besozzi), alla morte dell'onorevole Aldo Moro.
Con i due partiti: quello di Cossiga Rossanda che dice che ormai tutto è noto e quello del sospetto degli storici Flamigni, De Lutiis. L'unica cosa certa è che lo volevano morto.
Infine la fiction sulla morte di Graziella Campagna: un morte da non lasciare nel dimenticatoio.
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