02 marzo 2008

Programma per l'Italia

Tra poco più di un mese si vota l'unica cosa che sappiamo è che le liste saranno al solito senza preferenza.
Per i nomi possiamo aspettare, devono aver pensato al loft del PD.
Per intanto si accumulano gli slogan, da una parte e dall'altra, e le grandi promesse irrealizzabili.
Cosa dicono i programmi? Da una parte Berlusconi che promette grandi opere (con che soldi? Cosa dirà alle popolazioni locali?); il nucleare (con quale ricerca? Quando? Con che soldi? Con quale ricerca? Dove?); meno tasse sul lavoro e sulle famiglie.
L'ultima è un parlamento di 30 persone che lavorano e il resto parlamentari obbedienti. Quest'uomo mi fa paura .....
Dall'altra Veltroni che si mette a candidare nomi illustri senza chiedersi se siano in grado di diventare buoni politici.

Dopo Colaninno (industriali), Sangalli (commercio) anche Calearo (presidente Federmeccanica).
Il problema non è candidare un industriale piuttosto che un operaio (sebbene in modo strumentale): ma candidare persone oneste e capaci.
Anche Veltroni parla di meno tasse, salari, inceneritori, infrastrutture.

Ma in concreto?
Scuola, sanità, lavoro, energia, giustizia e libero mercato.
Scuola significa istruzione pubblica, ricerca, concorsi puliti, meritocrazia, cultura.
Sanità significa sanità pubblica, che garantisca salute a tutti, dove i direttori generali delle Asl sono scelti per merito e non dalla politica. Medici e non manager. Negli ospedali si deve guarire e non morire.
Lavoro significa avere una vita dignitosa nel presente per poter pianificare il futuro. Nessuno deve essere schiavizzato nel paese che vorrei.
Energia pulita, riduzione dell'inquinamento, sganciarsi dai paesi produttori come Russia (dove il potere domani passa da Putin a Putin). Meno sprechi, migliore efficienza, minori costi in bolletta.
La giustizia significa una legge uguale per tutti.
Libero mercato vuole dire concorrenza, fine delle lobby, dei conflitti di interessi.

Quale distacco tra i proclami pubblici e le esigenze delle persone: Grillo nella conferenza stampa di Napoli parlava di pannolini biodegradabili e Tampax riutilizzabili. Minori sprechi, meno immondizia, meno costi per le famiglie.

Veltroni aveva annunciato un codice etico per il Partito Democratico: eppure le nomine di industriali, presidenti di federazioni, fanno poco sperare.
L'unica cosa che ha ottenuto è la trombatura di Ciriaco De Mita (avevamo De Mita nella coalizione .....).
E per Bassolino ci dovremmo affidare al buon senso del presidente. È vero, sarà compito della magistratura stabilire le responsabilità penali: ma una cosa la possiamo dire.
Bassolino si è dimostrato un cattivo politico. E noi di cattivi politici non ne abbiamo bisogno. Nonostante una coalizione avversaria che vede come capo un politico tuttora sotto processo.

Perchè si è (ri)approvato il Cip6 per il termovalirizzatore di Acerra (una truffa da 48 miliardi di euro) e non si è riuscito ad approvare il testo unico per la sicurezza sul lavoro?
Che senso ha candidare industriali, quando poi sono gli stessi che osteggiano l'approvazione di questa legge in attesa del decadere del governo.

È un brutto momento: morti sul lavoro .. cassiere che subiscono violenza dopo aver denunciato situazioni di mobbing (la Esselunga a Papiniano) ... le liste degli evasori in Liechtenstein (“non si sanno i nomi, ma sappiamo per chi votano” dice in una vignetta Ellekappa) ...
un paparazzo stile Chicago come Corona che sotto processo lancia minacce ai vip che (probabilmente) ricattava ... Riina jr che (condannato a 14 anni per associazione mafiosa) può andare a spasso per Corleone, grazie ad una giustizia lenta, burocratica e garantista per i grandi ladroni.

Berlusconi che non è in grado più di promettere miracoli, costretto a riciclare il programma (non rispettato con gli italiani) del 2001 (sicurezza, meno tasse), ad usare un tono soft .. fa quasi tenerezza. Quasi.

Dopo tante notizie, possiamo consolarci col vedere l'Udeur costretto a correre da solo. Anche a destra devono aver provato un po' di schifo.

In tutti i programmi si parla di sviluppo e crescita: maggiori infrastrutture, altre grandi opere, altre costruzioni, maggiori consumi....

Non è allo sviluppo e alla crescita che dobbiamo puntare, ma alla decrescita.
Non possiamo più continuare a consumare, distruggere, produrre, con gli stessi ritmi di prima. Non possiamo più permetterci due televisori, tre cellulare, due macchine. Non possiamo permetterci di sprecare energia per riscaldamento, per l'illuminazione delle città quando non serve.

Veltroni parla di un nuovo boom anni 60 e sbaglia: negli anni 60 si è data l'illusione del progresso, con la possibilità di comprarsi a rate la 600, la televisione il frigo. Ma i veri progressi sono stati la scuola per tutti, l'università cui iniziarono ad andare i figli dei poveri, lo svecchiamento della società, la fine (in parte) delle baronie e dei potentati.

Ma gli operai per avere maggiori diritti, per avere condizioni di lavoro meno faticose, meno rischi per la salute, hanno dovuto lottare lo stesso. E oggi vediamo come, su certi diritti, stiamo tornando indietro. Si lavora sempre agli stessi ritmi, con lo stesso rischio di malattie e di morire.
Questo non è progresso.

Non è nella direzione dei maggiori consumi che dobbiamo andare.

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