13 marzo 2008

Ma vogliamo ritornare a parlare dei comunisti?

E il cavaliere perse la pazienza.

Non riesce a tollerare che qualcuno gli rinfacci le sue scelte: di candidare non solo un fascista, di sputtanare l'alleato Fini, ma per di più di candidare un pluricondannato come Giuseppe Ciarrapico.
Non si era parlato di liste pulite? Condannati a casa ecc. ecc.?
E ieri Berlusconi si è fatto prender la mano:
"vogliamo allora parlare dei comunisti nelle liste del Pd e dei loro misfatti?"
"Ciarrapico vi fa comodo quando portava via i giornali da Berlusconi e li consegnava a De Benedetti e Caracciolo. "


Tocca correggere le menzogne: Ciarrapico fece da mediatore tra De Benedetti e Berlusconi (perchè Andreotti non vedeva di buon occhio lo strapotere di un imprenditore vicino a Craxi), dopo la sentenza Metta (comprata con i soldi di Fininvest, tramite l'avvocato Previti) che ribaltava il Lodo Mondadori.
Per evitare la rottura con i giornalisti di Repubblica e l'Espresso si decise di spartirsi la torta.
Questa è la realtà: quei giornali, il cavaliere, non dovrebbe averli.
Se Berlusconi torna a parlare di comunisti, è segno che tutta la sicurezza nei sondaggi è un bluff.

2 commenti:

BC. Bruno Carioli ha detto...

Parliamone dei comunisti in lista col PD..ma anche di quelli in altre liste.
Sono italiano, come Ciarrapico, ma hanno una storia diversa, fatta di lotte e di impegno per la giustizia, la democrazia, il benessere dei lavoratori.
Hanno avuto il coraggio di scegliere la via democratica e di difenderla.
Non hanno aspettato che qualcuno gli imponesse di cambiare.

alduccio ha detto...

Soprattutto, non hanno alle spalle quelle condanne.
In ogni caso, parlando del PCI e dei legami con la russia: andando a scavare nei segreti del caso Moro, è venuta fuori la storia del fallito attentato a Berlinguer a Sofia nel 1975 [Ne hanno parlato ad Enigma la settimana scorsa].
Non credo che si possa dire che i ci fossero buoni rapporti tra iTalia e Russia. L'eurocomunismo del PCI dava fastidio a Mosca.
Aldo