24 maggio 2009

Come il cavaliere comanda

Avrei voluto scrivere "come Dio comanda" come il libro di Ammaniti, ma poi ho pensato "non nominare ..".
Brutto rendersi conti di aver avuto ragione, io l'avevo detto ben prima.
Tutto quanto sta succedendo in questi giorni, e quanto già avvenuto nei mesi passati, si inserisce in un quadro a me chiaro.
Primo, l'elezione e la campagna elettorale fatta puntando sui soliti clichè: sicurezza, un nemico esterno, l'uomo forte al comando. l'uomo in cui riconoscersi, non colto, ma potente. Attorniato da una corte riverente.
L'uomo capace di risolvere i problemi degli italiani, con piglio feroce, non importa come.
Non importa che fine hanno fatto la monnezza in Campania. Chi sta dietro la cordata di Alitalia. Dei conflitti di interesse.
Chi ha causato a crisi. L'importante è agire: a parole, a spot, con frasi forti, ad effetto.

Poi ti rendi immune da problemi giudiziari. Col Lodo, imposto a colpi di ricatti (i 20000 processi bloccati ..).

Poi inizi una feroce campagna contro i nemici: magistratura (contro cui si agita la riforma della giustizia, che diminuirebbe i loro poteri, limiterebbe la loro autonomia), informazione (quella rimasta), l'opposizione.
Poi fai passare le leggi "di regime", coprendole con motivazioni riguardanti la sicurezza. Leggi che colpiscono la libertà di informazione (non si possono pubblicare atti giudiziari, intercettazioni), smontano il ruolo delle forze di polizia (con le ronde). Umiliano al ruolo di delatori medici e presidi.

Dalle leggi che irrobustiscono i poteri, si passa poi alla demolizione dei pesi e contrappesi della nostra democrazia: questo avviene tramite tanti piccoli attacchi. Dal caso Englaro, le polemiche sul rapporto con la ragazza che lo chiama "Papi", la polizia mandata contro gli studenti dell'onda.
L'unica opposizione è quella che inciucia?
Ed ecco l'ultimo colpo: diminuire i parlamentari (già qualche mese fa ci aveva provato, con la proposta di far votare solo i capigruppo). Una sorta di Aventino senza Aventino.
Una legge di iniziativa popolare, dice, facendo credere che lui fa solo la volotà del popolo.
Poco importa delle tensioni sociali (cui ha pure parlato Confidustria, per poi applaudire agli attacchi ai magistrati). Il Cavaliere saprà sfruttare le tensioni, dei lavoratori licenziati, degli studenti, di tutti quanti stanno sprofondando nelle fasce a rischio, per rinforzare il suo potere.

Per arrivare ad una democrazia presidenziale, forte. Dove chi comanda ha potere su tutto.
Potere giudiziario, forze di polizia, Parlamento (pletorico)e indirettamente su tutte le caste e baronie di italiopoli.
Università, enti locali, regioni, comuni.

Perchè gli italiani lo hanno votato, con una sorta di delega in bianco che lo emenda ,da tutti i peccati del mondo, ha il gradimento altissimo, non intaccato da sentenze e scandali. Agli italiani piace così. C'è addirittura chi lo vorrebbe insignito del nobel: lui che ha dato dell'eroe al mafioso Mangano. Che è stato assolto per insufficienza di prove, perchè il fatto non costituisce più reato, per prescrizione ...

Stasera Report dedica la puntata a illustrarci "Come è andata a finire".

Come sono andati a finire le soluzioni Alitalia, la questione dei derivati (che in parte ha causato la crisi), le frequenze Rai e Mediaset. Giusto per capire se, oltre ai problemi suoi, il cavaliere ha risolto veramente anche i nostri.

PS: il giudice Gandus, nel 2005, assolse Formigoni, accusato di corruzione e abuso d'ufficio. Nel processo era coinvolto anche il cavaliere, che scaricò le responsabilità sul fratello Paolo, che patteggiò con 52 milioni di multa.
La Gandus è dunque nemica quando condanna e non lo è quando assolve o consente al patteggiamento.

Ieri sera, Cornacchione a Che tempo che fa, nel suo sketch, di candidato italiano alle europee, ripeteva a Londra gli spot, gli slogan, le frasi usati dai berlusconiani in Italia.
Meno stato, più condoni, via gli immigrati. E' stato preso, quando andava bene, per un comito dei Monthy Phyton. Quando andava male per un mafioso italiano. "Tornatene in Italia!".
Ma li siamo in Inghilterra.




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