Famiglia Cristiana tramite Don Sciortino si dice preoccupata dalle politiche sugli immigrati del governo.
Le norme sulla sicurezza proposte dal governo "sono fortemente xenofobe e razziste" e "sorge anche un sospetto: che questo sia dovuto a ragioni elettorali, per portare a casa comunque un risultato, da far valere alle elezioni, poco importa se questi provvedimenti sono disumani e creeranno altri problemi": dura posizione del direttore di 'Famiglia Cristiana', don Antonio Sciortino, che da mesi - sul settimanale dei Paolini - sta affrontando il tema della sicurezza e in non poche occasioni ha criticato l'operato dell'esecutivo.
E commenta anche l'atteggiamento del premier, sul divorzio con Veronica Lario:
"Credo sia auspicabile una maggiore sobrietà di stile, di vita e di modello, quando si rappresentano istituzioni così importanti come quella di presidente del Consiglio": è il commento di don Antonio Sciortino, direttore di 'Famiglia Cristiana', sul caso Berlusconi-Veronica Lario. "Un cattolico deve chiedere a tutti coerenze nelle scelte di vita e maggiore responsabilità - afferma don Sciortino ad Apcom, alla domanda sull'orientamento del voto dei cattolici in seguito alle dichiarazioni della Lario - non si può pensare e avere l'immunità morale. A tutti, dal più piccolo al più grande, viene chiesta coerenza e dove non c'è - conclude - i cattolici saranno maturi nel decidere come orientare i loro voti".
Avvenire l'altro giorno criticava il "velinismo" del premier e gli chiedeva maggiore sobrietà.
Del presunto complotto, delle candidature per le europee, della selezione della classe dirigenziale e politica se ne è parlato ad Annozero, ieri sera.
Ma non era forse questo il governo dei valori cattolici, del family day?
Quanti tipi di cattolicesimo esistono?
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