20 maggio 2009

I corpi lasciati indietro


Una caccia all'uomo, anzi una caccia alla donna.Una sfida tra i due personaggi, conteporaneamente preda e predatore. Un killer professionista, l'artista per la precisione con cui pianifica le azioni ("misura due volte e taglia una").
E una poliziotta, con alle spalle una situazione familiare difficile (tra problemi col figlio e un ex marito alle spalle), la regina della giungla.

Siamo nei monti del Wisconsin, sulle sponde del lago Mondac, contea di Kennesha.
Dalla giungla metropolitana dove sono ambientati gereralmente i thriller di Deaver, alla giungla o meglio ai boschi del nord america.
Brynn McKenzie viene chiamata per un 911, da un cellulare di una coppia di professionisti (i Feldman) che sta passando il fine settimana in questa villa isolata vicino al lago.

Arrivata alla villa riesce a sfuggire per un pelo dall'essere ammazzata anche lei dalla coppia di Killer ("l'artista" e il suo aiuto): in fuga in mezzo ai boschi, in un ambiente ostile, trova un'amica della coppia, anche lei salva per miracolo, Michelle.

Assieme dovranno sfuggire ai due killer: due donne, apparentemente così diverse, in realtà con molti tratti in comune, contro due uomini. Come in tutti i libri di Deaver, l'aspetto psicologico dei protagonisti è messo in primo piano.I dubbi, le paure, i pensieri, il passato. Passato che viene distillato poco a poco, man mano che ci si addentra nella lettura.
E che aiuterà a svelare tanti misteri della trama.

Perchè i Feldman sono stati uccisi?
Chi ha assoldato i killer?

Dopo aver letto "Nero a Manhattan" ero rimasto profondamente deluso: con quest'ultimo Deaver riprende un pò dei punti che aveva perso. Vedremo se Brynn, la nuova eroina, riuscirà ad essere all'altezza di Kathryn Dance e Lincoln Rhyme.


Il sito di Jeffery Deaver.
Il link per ordinare il libro.

Technorati:

Le prime righe:
Silence.
The woods around Lake Mondac were as quiet as could be, a world of difference from the churning, chaotic city where the couple spent their weekdays.
Silence, broken only by an occasional a-hoo-ah of a distant bird, the hollow siren of a frog, And now: another sound.
A shuffle of leaves, two impatient snaps of branch or twig.
Footsteps?
No, that couldn't be.
The other vacation houses beside the lake were deserted on this cool Friday afternoon in April.

..

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