Gli autori del libro Lupara Nera: Giuseppe Casarrubea e Mario Cereghino
“I rapporti del Sis italiano parlano chiaro — spiegano gli autori -.
“I rapporti del Sis italiano parlano chiaro — spiegano gli autori -.
Sono il Comando militare e l’intelligence statunitensi a dare il via all’operazione golpista nell’autunno ’46. Gli americani temono che comunisti e socialisti possano vincere democraticamente le prime elezioni politiche dalla caduta del fascismo, che finiranno per svolgersi, dopo vari rinvii, il 18 aprile ’48. Gli 007 londinesi segnalano con preoccupazione i contatti tra agenti americani, eversione nera e personalità dello Stato italiano come, ad esempio, il capo della polizia. Nei rapporti, si fanno espliciti riferimenti 'all’incidente’ e al ‘lago di sangue’ che daranno il via al golpe militare. Ma sono soprattutto le carte britanniche sul neofascismo, desecretate nel 2005, che ci permettono di comprendere il dietro le quinte di quei mesi terribili. Si parla ampiamente, ad esempio, del colonnello Charles Poletti, il capo del Governo militare alleato tra il ‘43 e il ’45.
Nel giugno ’47 arriva in Italia ‘in missione speciale per conto del governo americano’ per assicurare armi e denaro alle squadre armate anticomuniste. L’alleanza sotterranea tra intelligence Usa e neofascismo si concretizza anche sul confine orientale, dove gli agenti statunitensi non esitano a scendere a patti con gli ex repubblichini per fronteggiare la ‘minaccia comunista’ incarnata dal maresciallo Tito. Dai documenti emergono inoltre i finanziamenti clandestini elargiti dalla Banca Nazionale dell’Agricoltura e dalla grande industria ai gruppi paramilitari neofascisti. È in questo contesto che si colloca l’azione terroristica di Salvatore Giuliano. Il suo gruppo è uno squadrone della morte agli ordini dei Fasci di azione rivoluzionaria (Far) di Pino Romualdi, delle Squadre armate Mussolini (Sam) e della Decima Mas di Junio Valerio Borghese. I documenti del controspionaggio Usa (da noi ritrovati nel 2005 negli archivi americani di College Park) rivelano che i contatti tra Salò e Giuliano risalgono all’estate ’44, quando un commando nazifascista inizia a operare sulle montagne tra Partinico e Montelepre per addestrare militarmente gli uomini della banda”.
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