I magistrati di Rovigo che subiscono una ispezione dopo le parole di Violante:
... è arrivato a denunciare i suoi ex colleghi al ministro Alfano, che ovviamente li indaga. In ballo ci sono interessi miliardari. L’inchiesta che Violante vorrebbe bloccare con l’aiuto di Alfano parte dagli accertamenti sull’inquinamento prodotto dall’impianto Enel. La centrale è stata già oggetto di un processo. In primo grado i pm hanno ottenuto la condanna dei vertici della società. In appello gli ex amministratori sono stati assolti. In questa classica battaglia tra la grande società e i cittadini, Violante sta con l’Enel. Per lui la nuova centrale a carbone è meno inquinante di quella vecchia a gas. Anche se Violante presiede l’associazione “Italia decide”, nella quale l’Enel figura come socio fondatore, non ha avuto nessun imbarazzo il 5 gennaio scorso, a Cortinaincontra, il salotto di Enrico e Iole Cisnetto, tra una mostra di Marina Ripa di Meana e un dibattito di Marta Marzotto, a sparare sulla Procura di Rovigo: “Il ministro della Giustizia dovrebbe fare delle ispezioni e capire se un’autorità giudiziaria può compiere un atto di questo genere, sequestrando un atto che non c’è, intimidendo sostanzialmente quelli che dovevano prendere la decisione”.
La colpa dei pm? Quando i consulenti avevano segnalato “l’esposizione da parte di Enel di dati ritenuti non reali” la Procura ha chiesto al ministero “l’invio di tutti gli atti”. Tanto è bastato per dare al piccolo Vishinsky una scossa. Elettrica.
Ci sono poi magistrati dell'ANM che fanno cadere le braccia al ministro. Ministro di un governo che è così convinto della sua legge sul processo breve che avrebbe deciso di aspettare il dopo elezioni per la discussione alla Camera.
Un brutto clima. D'altronde se la casta sta celebrando un latitante ..
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