40 milioni di euro: questa, seondo alcune voci, la buonuscita di Alessandro Profumo da Unicredit. Se fosse vera (ma vale anche se non lo fosse), la voce si inseririrebbe a pieno titolo tra la poltrona in pelle umana e l'aquario dei dipendenti del megadirettore galattico di fantozziana memoria, modello cui il management italiano tende sempre più ad assomigliare.
Quanto bene deve aver operato questo manager per ricevere tale buonuscita? ( Come per la questione dei derivati a Milano).
Peccato che sullo stipendio dei padroni, diversamente da quello dei peones (stile Pomigliano), non si ciano regole di mercato o di globalizzazione che tengano.
Da una parte i megadirettori, dall'altra tutti gli esuberi (come per Alitalia, Finmeccanica, Fiat, Telecom, Italtel ...).
Da una parte i megadirettori, dall'altra tutti gli esuberi (come per Alitalia, Finmeccanica, Fiat, Telecom, Italtel ...).
C'è mica un ammistratore delegato serbo, disponibile?
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