14 settembre 2010

La Libia ci ha dichiarato guerra?


Una motovedetta italiana è stata mitragliata da una nave libica.

Magari una di quelle che gli abbiamo venduto noi.

A cosa è servito stringere un accordo politico-economico (sui respingimenti) con un feroce dittatore, uno che ha represso col sangue e la tortura i nemici interni e che usa l'arma del traffico umano per ricattare l'Italia e l'europa?

A cosa è servito aver prostituito il mondo dell'informazione, la nostra intelligenza, le regole di diritto internazionale, quando Gheddafi è stato accolto a Roma poche settimane fa?

Ho avuto la sfortuna di assistere al servizio in cui il TG1 dava la notizia: poche frettolose parole, si leggeva quasi l'imbarazzo dell'annunciatrice nel dire quelle parole.

Ecco, alla luce della mitragliata, mi piacerebbe sapere il pensiero di quanti, nei giorni delle gheddafine, hanno incensato le lodi degli accordi commerciali con la Libia e il dittatore di Tripoli.Cosa hanno da dire quanti protestano contro le moschee, l'allarme terrorismo. Chi mette in pericolo l'Italia?

L'aspetto più inquietante della vicenda è stata la risposta del ministro dell'Interno
Maroni "Immagino che abbiano scambiato il peschereccio per una nave con clandestini, ma con l'inchiesta verificheremo ciò che è accaduto".

Cosa vuol dire: che siccome sono migranti gli si può sparare addosso?
In una democrazia che si rispetti, verrebbero chieste le dimissioni di un ministro che dice una cosa del genere.

Nessun commento: