B. da una mano a Sarkozy sulla vicenda delle espulsioni etniche dei Rom in Francia. Pieno appoggio e non solo: la questione dovrebbe essere messa in agenda da parte della UE.
Non un commento sulla reazione in salsa leghista di Sarkozy "se li porti in Lussemburgo" (come se non si trattasse di persone residente in Francia da anni, magari).
«L'Europa non ha ancora capito che quello dei Rom non è un problema unicamente francese o italiano».
Dal che si deduce che la presenza di persone appartenenti ad una determinata etnia costituisca un problema a prescindere.
Siamo passati dall'asse Roma Berlino, all'asse Roma Parigi. Cambia la capitale, ma non la sostanza del messaggio.
A quando il patto d'acciaio?
Mi sorprende una cosa (o forse è inutile soprendersi): mesi fa, quando ancora ribolliva la polemica su Battisti latitante prima in Francia e poi in Brasile, i francesi erano gli odiati cugini e Carlà (Bruni) era accusata di aver interceduto per la liberazione del terrorista.
Oggi, si va d'amore e d'accordo.
Oggi, si va d'amore e d'accordo.
PS: si potrebbe parlare della perdita dei posti di lavoro, delle aziende che chiudono, della scuola pubblica che diventa sempre più una scuola di serie B., delle mafie .....
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