Foto: Felice Cimatti, Giancarlo Narciso, Patrick Fogli e Valerio Varesi
Presentati dall'autore Patrick fogli , tre autori con percorsi diversi per tre libri diversi, ma con una radice comune: la denuncia del nuovo pensiero forte che tende a commercializzare tutto.
"Senza colpa" è un un noir dall'ambientazione insolita, con un investigatore che deve far parlare personaggi che non possono parlare, come le scimmie di un laboratorio di esperimenti.
Patrick Fogli, che ha gestito l'incontro, ha chiesto a Cimatti da dove fosse nata l'idea del libro.
Da un ricordo di bambino - ha risposto l'autore - quando andavo allo zoo di Roma, e c'era un orango che sputava ai visitatori. Un'immagine che lo colpì molto. Come anche un documentario americano degli anni '60, dove si raccontava di un esperimento su uno scimpanzè che veniva educato a vivere come un adolescente.
L'emizione dietro lo sguardo di quell'animale ha dato il là al libro dove si affronta il tema del rapporto uomo-animale e il loro sfruttamento.
Giancarlo Narciso "Solo fango"
Il 9/10/1963 la tragedia del Vajont, quando la frana del monte Toc causa un'onda di fango che sommerge e uccide 2000 persone a Longarone.
Il 19/7/1985, la tragedia in Val di Stava, col crollo del bacino di decantazione e la morte di 268 persone.
I nostri 11 settembre, il fango da cui prende il titolo questo libro della collana Verde nero. E a cui si è ispirato Narciso per questo giallo che parte dalla scomparsa di un uomo e da un colpevole troppo facile.
Cosa ha spinto l'autore su questa strada? I crimini contro l'ambiente mi scuotono - ha risposto - mi da fastidio chi distrugge l'ambiente nel Trentino, dove è ambientato il libro, per i soldi di un appalto con i soldi della provincia.
"L'idea nasce anche dalla scoperta di una discarica sopra casa mia": discarica costurita in barba alle norme di sicurezza e tutela ambientale della regione. Discarica a cui arrivano rifiuti, prendendo vie tortuose, da altre regioni del nord.
Si scopre poi, da analisi fatte presso laboratori indipendenti da provincia e regione, che ne esistono altre di discariche, non a norma, in giro.
Il legame tra il dramma del passato e il presente è lo scoprire che l'unico condannato per la tragedia di Stava (tra i tanti amministratori pubblici, consulenti e amministratori dell'impresa) è oggi il direttore tecnino della discarica sopra casa di Narciso.
Da questo nasce il noir che lega queste discariche alla pioggia di miliardi che è caduta sul Trentino.
Valerio Varesi "Il commissario Soneri e la mano di Dio": altro noir in cui l'ambiente (la sua difesa e il suo sfruttamento) ha un ruolo fondamentale.
C'è un cadavere trovato sulle rive del Parma: per scoprirne le cause, Soneri deve risalire a monte, in tutti i sensi. E si ritrova isolato in un paesino sugli appennini: paese che vive la sua natura, le sue montagne come un problema, perchè le montagne sono un impedimento ad una vita "urbana".
Anche in questo romanzo affiorano temi come la mentalità del profitto ad ogni costo, del denaro come unico valore che giustifica lo sfruttamento della natura e perfino dell'uomo.
Principio che poi, proseguendo su questa strada, porta a considerare le morti bianche come effetto collaterale dello sviluppo a tutti i costi.
Soneri incontrerà una comunità che vive isolata e che usa il baratto come procurarsi i beni di cui ha bisogno; un giardia boschi che protegge la natura, per una visione futura (questi alberi daranno respiro ad altre persone oltre me ...). Ma anche con persone che concepiscono la natura solo come strumento di profitto.
Quanto ha cambiato la tua vita il tuo libro?
Cimatti ha ripreso il filo con le sue memorie di bambino: l'immagine dello zoo e di quell'animale in gabbia (che per lui bambino era molto assimilabile ad un umano), è stata una spinta a parlare del rapporto uomo - animale.
Difficile che questo rapporto possa esprimersi senza che sia distruttivo per l'animale.
Non solo, noi umani siamo portati a provare empatia per una foca, uccisa a spranghate, ma non per un tonno che viene ucciso in un modo altrettanto duro.
Narciso: aver sentito raccontare la tragedia di Stava, da uno dei sopravvissuti, mi ha cambiato la vita. Sentire il racconto di chi, la mattina aveva una casa e una famiglia e a mezzoggiorno aveva perso tutto è un qualcosa che cambia.
Ma anche lo scoprire la corruzione e la trasformazione che ha rovinato il Trentino, per tutti i soldi che sono pviovuti qui, lo ha spinto a scrivere il suo libro: un libro dove appunto ci sono ambientalisti e filobustieri.
Se ne parla poco delle inchieste di questa regione: il caso "Giano bifronte", è apparso sulla cronaca locale, ma non su quella nazionale. L'omertà del governo locale, anche questo è uno stimolo per scrivere un libro di denuncia (sebbene non sia il suo genere).
Valerio Varesi e il rapporto col Soneri televisivo: la televisione ha scolto un processo di "pastorizzazione" dei romanzi, andando a togliere tutte le parti di denuncia, le inquietudini che gli autori avevano lasciato nelle pagine.
Varesi vive la serie televisiva come un figlio che vive una vita propria.
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