06 dicembre 2011

C'era una volta e c'era ancora

C'era una volta il cavaliere e c'è ancora.


“Un giorno – ha detto Benigni – dovremo raccontare questi anni come una favola: c’era una volta un Cavaliere che aveva tanti cavalli, stalle, stallieri, stallone e tanti castelli, tante isole, tante principesse, tutte sul pisello. A un certo punto ne arrivo’ una un po’ piu’ giovane e lui disse: e’ la nipote del Gatto con gli stivali. Poi arrivo’ un’orca dalla Germania e a colpi di bund e spread le principesse fuggirono, lui resto’ solo, si dimise e noi vivemmo felici e contenti”. [la favola di Benigni, raccontata ieri durante lo show di Fiorello]







Ma a chi serve la fiducia sulla manovra? A Monti o a Berlusconi (che teme che il PDL si sfaldi)? Se non ci fosse fiducia, si vedrebbe chi veramente vuole appoggiare questo governo.
Che, di questo passo, perderà sempre più consenso (altro che sondaggi).
Mentre, dall'altra parte, quello del cavaliere tornerà a crescere  (e anche le sue azienda), nonostante i suoi processi siano ancora tutti lì. Come i suoi conflitti di interesse.

Noi aspettiamo: la gara per le frequenze TV, l'accordo con la Svizzera per gli evasori, delle leggi contro evasione e corruzione (magari la ratifica della convenzione europea), l'ICI anche alla Chiesa, via i condannati  e gli indagati in Parlamento, taglio ai privilegi della politica, una legge sul conflitto di interessi ..

Non vorremmo che dopo la stretta sulle pensioni, dovremmo anche ingoiare anche i licenziamenti facili per tutti.  

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