21 marzo 2013

Il giorno del Grillo


Chissà, forse oggi Napolitano lo sentirà il boom, dovendo ricevere anche il (leader? capo? presidente?) del Movimento cinque stelle per la formazione del nuovo governo.
Forse le cose sarebbero andate diversamente se il boom fosse stato ascoltato nel 2009 quando Grillo portà in Senato le 350000 firme per la proposta di legge popolare contro i condannati in Parlamento.
Allora, e parliamo di pochi anni fa, il tema del Parlamento pulito, dell'etica pubblica, della lotta alla Casta era ancora tabù.
Un pò come per Berlusconi il conflitto di interessi.
Si è scelto di riformare lo statuto dei lavoratori, col governo dei tecnici: molto più importante quello, piuttosto che accogliere quelle proposte che arrivavano dal paese reale (e non dai partiti o dalle lobby).

Ci ha pensato poi la crisi, la fine dei soldi e della pacchia, a fare un pò di piazza pulita.
Oggi, parlare di riduzione dei costi della politica non è più  antipolitica, fare demagogia: è stato il primo atto dei due presidenti (anche questo è una foglia di fico?).

Ma non basta: il PDL e parte del PD spera che l'operazione Bersani (e il piano B di un governo delle eccellenza fallisca). Il Movimento ha fatto sapere che non darà fiducia a Bersani. Che, dunque, dovrà chiedere la fiducia per fare una seria legge contro la corruzione e sul conflitto di interessi al PDL e a Monti.

Oggi l'emergenza è il lavoro, dicono tutti:
peccato che per risolvere l'emergenza serva gente nuova, rispetto ai precedenti governanti.
Spero che Bersani capisca la situazione e scelta di sacrificarsi subito, in favore di un governo di eccellenze. Non di larghe intese, non di inciucio.
E spero che Grillo e il movimento si rendano conto della situazione: il tempo è poco e non è così scontato che, con nuove elezioni, il boom sia più forte.

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