24 marzo 2013

La meglio e la peggio sanità


Il presidente del Consiglio Monti, novembre 2012
"Il nostro Sistema sanitario nazionale, di cui andiamo fieri, potrebbe non essere garantito se non si individuano nuove modalità di finanziamento". Lo dice Mario Monti intervenendo in collegamento a Palermo durante l'inaugurazione di un centro biomedico della fondazione Ri.Med. Una frase che suscita veementi reazioni da più parti, in primis nel Pd. Poi arriva la rettifica di Palazzo Chigi:
"Le risorse ci sono, ma per il futuro serve più innovazione". E a gettare acqua sul fuoco ci pensa anche il ministro della Salute Renato Balduzzi. "Nessuno pensa alla privatizzazione del Servizio sanitario nazionale", dice all'Ansa, osservando che il premier ha parlato "di nuove forme di finanziamento", non di forme "diverse" e sottolineando anche che "tutto il governo è fiero del nostro sistema sanitario".
Ma è veramente così? Dobbiamo rinunciare al nostro sistema sanitario, pubblico, se le cose dovessero continuare ad andar male? E la parole “nuove modalità di finanziamento” significa che il nostro sistema sanitario sarà sempre meno pubblico e più privato?
Smentite e rettifiche a parte, queste parole che suonano come il solito attacco al sistema pubblico, mi ricordano quelle contro l'articolo 18 (bello, ma inutile a creare posti di lavoro, dicevano i tecnici, e la scorsa puntata di Presa diretta ci ha dimostrato come questo ragionamento fosse sbagliato). O come gli attacchi all'acqua pubblica (se la gestiscono i privati è meglio perché ci sanno meno sprechi).
Forse il nostro sistema sanitario non è più sostenibile se orientato a soddisfare le lobby, le amicizie, le cordate politiche.
Dunque, prima di rinunciare alla sanità pubblica, in attesa di una nuova riforma, è bene capire cosa non funziona nei nostri ospedali. Per capire chi sono i buoni e chi sono i cattivi.

Non è vero che la Sanità produce dappertutto buchi spaventosi di bilancio, offrendo pessime prestazioni sanitarie, così come non è vero che l'unica soluzione è la distruzione del sistema sanitario nazionale e la consegna della prevenzione e cura ai privati.PRESADIRETTA in “LAMEGLIOSANITA'” vi fa vedere come funziona il sistema sanitario nazionale in Emilia Romagna, dove i conti sono a posto e dove alto è il livello e la qualità delle prestazioni offerte , un sistema basato sulla prevenzione e sul rafforzamento della rete di medici di base.Un sistema da “prendere, copiare e incollare” e invece si continua nella politica degli sprechi e delle inefficienze. Nel mirino di PRESADIRETTA, l’analisi delle criticità della Sanità nel Lazio e in Calabria.
Alcune anticipazioni delle interviste, prese dalla pagina FB di Presadiretta:
Anticipazione puntata Lamegliosanità:il senatore Ignazio marino, intervistato da Francesca barzini attacca l’ex presidente Polverini per aver voluto nominare negli ultimi mesi della sua presidenza un certo numero di dirigenti delle aziende sanitarie del lazio e lo fa con queste parole :
“Questo è qualcosa che fa cadere le braccia, i cittadini dovrebbero andare a cercare a casa quei Presidenti di Regione che hanno fatto atti di questo tipo. Il presidente Polverini ha nominato a 40 giorni dalle elezioni delle figure apicali di direttori all’interno delle aziende sanitarie del Lazio e sa che cosa accade se chi e’ stato eletto decide di sostituirli? Che colui o colei che e’ stata nominata dal Presidente Polverini andrà a casa, si , ma con lo stipendio per cinque anni pagato dai cittadini del Lazio ! Già i cittadini del Lazio pagano con tasse più alte un muto di oltre trent’anni che la Regione Lazio ha dovuto aprire con le banche per ripianare i sette miliardi e’ mezzo di debito creato negli anni dalla presidenza Storace in poi. Il frutto di amministratori incapaci, sleali e alcuni anche delinquenti lo pagano per 30 anni, per il prossimo terzo di secolo, coloro che abitano nel Lazio.”
Sanità allarme di Errani: a rischio i conti della regione!
Il governatore: "se tu mi fai un taglio lineare chi è più virtuoso è quello che subisce il colpo più pesante. I conti della sanità dell'Emilia Romagna rischiano sotto i colpi dei tagli del governo Monti! In Italia sulla sanità non è affatto vero che si spende molto, si spende troppo poco, bisogna rifinanziare il sistema sanitario nazionale, proprio l'opposto di quello che ha fatto il governo. Bisogna governare il sistema sanitario, chi sbaglia nel governo della sanità deve risponderne, ma il diritto alla sanità e al sistema universalistico in questo Paese non si può e non si deve toccare."
Il governatore: "se tu mi fai un taglio lineare chi è più virtuoso è quello che subisce il colpo più pesante. I conti della sanità dell'Emilia Romagna rischiano sotto i colpi dei tagli del governo Monti! In Italia sulla sanità non è affatto vero che si spende molto, si spende troppo poco, bisogna rifinanziare il sistema sanitario nazionale, proprio l'opposto di quello che ha fatto il governo. Bisogna governare il sistema sanitario, chi sbaglia nel governo della sanità deve risponderne, ma il diritto alla sanità e al sistema universalistico in questo Paese non si può e non si deve toccare."

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