22 marzo 2013

Servizio pubblico - decide Grillo

Chissà che sarà, che sarà di noi ... cantava Battisti. E che ne sarà di noi e del nostro paese si chiedono gli italiani, e anche Santoro nella copertina della puntata di ieri dove si è parlato del prossimo (incerto) governo, del mandato di Bersani e delle scelte di Grillo.





Grillo che si sente oggi il vincitore: i suoi capigruppo rivendicano di essere il primo partito (e non è vero), rivendicano Questori e presidenti di Commissione (na non sarebbe la solita spartizione partitocratica?).
Napolitano ci dia l'incarico pieno e noi indicheremo il premier: un salto nel buio, insomma.
Grillo con la stampa italiana non parla: parla solo con i giornalisti stranieri. La televisione è finita, la stampa è finita, ma poi il M5S rivendita un posto dentro la Rai.



I partiti sono finiti: negli scenari raccontati alla giornalista turca, Grillo spiega quella che è la sua visione. Azzerare tutto, eliminare i filtri intermedi tra cittadino e il governo del paese: con un click il cittadino della Repubblica 3.0 potrà votare per le leggi, per i referendum senza quorum. Vivrà in case coibentate che non sprecano energia e si muoverà su mezzi pubblici che usano energie rinnovabili.

Tutto bello: ma tutto troppo lontano, se una persona si guarda attorno e vede quello che sta succedendo nel paese.
Uno ha votato Grillo per protesta, perché credeva nel loro programma, perché stufo di una sinistra in mezzo al guado. Che ha guardato sempre al centro dimenticandosi del suo elettorato: che nelle passate elezioni ha sempre salvato B. nella giunta per l'eleggibilità dei parlamentari (c'è una legge del 1957 a proposito, sempre disattesa). Come voterà il PD adesso?

In studio, dopo un servizio di Bertazzoni davanti il Quirinale, gli ospiti erano Pippo Civati, Lara Comi e l'ex onorevole, sovrintendente .. Sgarbi.
Sgarbi, molto in forma e stranamente d'accordo con Travaglio, sulla questione Schifani:


In studio il vicedirettore del Fatto ha spiegato le sue ragioni, sul perché anche Grasso è una candidatura poco di cambiamento (si è sempre tenuto lontano dai rapporti mafia politica ...):

"Il dualismo Grasso - Schifani non andava impostato in maniera così manichea".


Il neo presidente del Senato ha anche chiamato in trasmissione e chiesto di poter intervenire.
Vedremo come finirà il duello.

Andremo a votare nuovamente?
Secondo Campanella, senatore a 5 stelle, potrebbe essere "un male necessario". Anche Civati ha spiegato che le nuove elezione potrebbero non essere un dramma.
Anche se ora si aspetta da Bersani che vada avanti con la sua missione impossibile, anche facendo un passo indietro a favore di un nome importante.

Lara Comi ha ripetuto il refrain di Berlusconi eletto, dunque degno di avere un ruolo nell'agone politico. Non è un ostacolo per il PDL, Berlusconi.
Il governissimo, auspicato dal PDL, dovrebbe affrontare le riforme urgenti: lavoro, legge elettorale.

Sgarbi, in un secondo intervento, ha spiegato come, queste nuove elezioni con Renzi candidato, potrebbero far fuori i vecchi dei partiti. Bersani, Grillo, Berlusconi.

Ma sarebbe come ballare sul Titanic: è stato compito di Dragoni ricordarci i freddi numeri.
Pare che sia passato di moda, col tramonto di Monti, lo spread e i tassi di interesse, ma sono ancora la. Come i debiti della ppaa nei confronti delle aziende. La disoccupazione, l'evasione fiscale, la corruzione.

Basta andare a vedere come stanno i comuni, come Civitella di Romagna.



L'intervento di Travaglio

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