08 marzo 2013

Servizio pubblico - la scelta del presidente

Le otto proposte di Bersani e il no di Grillo (e probabilmente anche del Quirinale).
B. condannato per il nastro della telefonata Fassino consorte che ora può solo salvarsi con la prescrizione e nuove elezioni.
E poi la rabbia nel paese: a Perugia l'imprenditore che si fa giustizia da se sparando a due impiegate della regione, ritenute colpevoli di un finanziamento bloccato.
Il suicidio di un dirigente Mps.

La prossima settimana i grillini entreranno in Parlamento: ora anche loro sono parte del sistema e, piaccia o non piaccia, diventeranno deputati.
Ma di tutto il Movimento, solo i capigruppo possono parlare, anche se poi per i giornalisti è difficile. Grillo promette, datemi il 100% sistemo le cose, e poi me ne vado a caso.

Ma come ha spiegato Santoro ad inizio trasmissione "La scelta del presidente", Grillo si tosta il caffè da solo (come Edoardo nella commedia Questi fantasmi): chiede un codice deontologico per l'informazione, attacca giornalisti, auspica la fine dei partiti e l'arrivo delle associazioni (le bocciofile?) in Parlamento.
Un pò al contrario di quello che dice la Costituzione, agli articoli 49 (tutti i cittadini hanno diritto ad associarsi in partiti) e all'articolo 21.

Se è sempre più difficile la strada per un governo PD e M5S, sembra chiusa la strada anche per un governo di personalità prestigiose, come ha proposto Servizio Pubblico.
Tutti dovrebbero fare un passo indietro, Bersani e Grillo.

Grillo che, alla domanda da dove si prendono i soldi per le sue proposte parla solo degli F35.
Ma quanti sono gli F35 che stiamo comprando? Santoro li ha paragonati ai carri armati di Mussolini.


Operazione libertà: la caduta del governo Prodi (la ricostruzione di Servizio Pubblico).




In studio, a commentare sulle proposte del PD e sui futuri scenari che si preparano l'onorevole Bindi, i giornalisti Lerner e Mentana e, in collegamento Massimo Cacciari.

Travaglio ha inizialmente spiegato come, dal suo punto di vista, le otto proposte siano in realtà qualcosa di imbarazzante, per un grillino, perché manca una scelta precisa su Tav, F35, banche e politica.

Il Pd non può dire mai al governo con B: sono stati al governo per un anno.
Il presidente Bindi ha spostato il discorso sul rispetto delle procedure parlamentari: prima di iniziare a parlare di leggi da approvare, vanno scelti i presidenti di Camera e Senato. Il PD non ha governato con Berlusconi, ma ha partecipato, con responsabilità ad un governo che ha salvato il paese.

Mentana ha invece parlato del gruppo dirigente del Pd che, con questa operazione Grillo si sta giocando la sua sopravvivenza, con Bersani.
Il Pd e il M5S sono due partiti, o movimenti profondamente diversi: se abbracciasse il movimento di Grillo si sposterebbe su una strada più radicale a sinistra.

Insomma, al momento le grandi manovre non hanno partorito nulla di concreto. Forse ha ragione Lerner quando dice che l'obiettivo di Grillo è distruggere il Pd.
Il problema è che, in attesa della fine del PD, anche il paese non se la passa bene.

L'intervento di Dragoni: più poveri più tasse.



L'intervento di Marco Travaglio sulle proposte del PD

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