Oggi Bersani presenterà le sue proposte alla direzione del PD.
Le riforme da fare e da far votare magari anche dal M5S in Parlamento.
Ma in direzione dovrà affrontare anche quelli dell'ala centrista, che fino a ieri guardavano a Monti e perfino a Renzi ("se ci fosse stato Renzi l'avrebbero votato anche quelli di destra").
E' l'ala che sicuramente spera nell'accordo per il governissimo o per il governo del presidente. Sperano che ancora una volta il colle peschi il coniglio dal cilindro.
Un bel governo balneare per tirare a campare fino ad ottobre, per arrivare a nuove elezioni.
Ieri Monti ha incontrato Renzi a Palazzi Chigi: dobbiamo aspetttarci una nuova scissione dentro il Partito democratico per la corrente renziana (che alle prossime elezioni non farà prigionieri)?.
In questo momento in cui parlano dei grillini, sono un pò spariti di scena Monti, i centristi: in caso di accordo coi cinque stelle finirebbero in soffitta, viceversa con un governo tecnico avrebbero ancora un ruolo.
Alla faccia dell'esito delle urne.
Infine i neoeletti a cinque stelle: non parlano coi giornalisti, parla solo il capo.
Non faranno accordi e non voteranno la fiducia.
Anche loro, secondo me, non hanno colto il segnale.
Non abbiamo tanto tempo da perdere.
La gente, qui fuori, si aspetta un segnale forte: e non è la capigliatura di Casaleggio, la mascherata di Grillo, le sparate sul fascismo buono o il Bersani in versione responsabile.
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