Oste com'è il vino?
E' buono
Possiamo liquidarla così, tutta la
vicenda del presunto conflitto di interesse del governo sul caso
Banca Etruria. L'Antitrust presieduta da Pitruzzella che sancisce la
bontà dell'operato del ministro Boschi, che ha rispettato la legge
Frattini.
Il CSM, vicepresieduto da un ex
sottosegretario del governo che spiega come non ci siano problemi se
un procuratore che sta indagando sui presunti conflitti di interesse
di una banca, sia anche consulente per il governo dove lavora un
ministro figlia dell'ex vicepresidente della stessa.
Va tutto bene dunque, possiamo stare
tranquilli.
Il va tutto bene è stato anche il
cuore del discorso che il primo ministro ha fatto al paese dalle
rovine di Pompei. Non poteva avere scenario migliore per
celebrare l'Italia che riparte, che è uscita dalle secche, dove i
cantieri finalmente vedono la fine.
Il discorso del “ci avevano
detto”: ci avevano detto che non avremmo riformato il mondo del
lavoro, ci avevano detto che non avremmo riformato la legge
elettorale, ci avevano detto che non avremmo fatto le riforme
istituzionali …
Vero.
Peccato che nessuno degli elettori del
centrosinistra avesse chiesto a Bersani e al PD (alle passate
elezioni) di togliere l'articolo 18, di mantenere i capilista
bloccati, di mantenere quel premio di maggioranza abnorme (che pure
la Consulta ha bocciato) grazie a cui Renzi sta governando.
Nessuno aveva chiesto al suo governo di
far finta di togliere le province, di far finta di togliere il
Senato.
A meno che Renzi non si stesse
rivolgendo all'elettorato di centrodestra, da cui ha pescato i voti
(e cui dobbiamo ammettere quanto sia stato coerente il presidente del
Consiglio).
Aveva promesso più lavoro, stabile e
con più diritti e a crescere è il lavoro a tempo determinato. Di
maggiori diritti non si vede l'ombra.
Aveva promesso una legge sulle unioni
civili che è rimasta bloccata in commissione.
Avevano promesso trasparenza, una legge
sui conflitti di interesse (non quella cosa ridicola che è la legge
Frattini che ora che salva Boschi va bene), contro l'auto
riciclaggio, il ripristino del falso in bilancio. La trasparenza
esiste dove fa comodo (sulle donazioni al PD ma non sui finanziatori
delle cene né sugli scontrini degli anni in cui era sindaco).
Su falso in bilancio e autoriciclaggio,
come pure sulla lotta all'evasione, è riuscito pure a fare peggio di
B.
Ci avevano detto che il bello doveva
ancora venire.
E arriva a Milano l'ex city manager
della Moratti, a Roma un prefetto che litiga con le targhe alterne,
in Campania abbiamo De Luca che imita Crozza mentre imita De Luca.
Ma il vino è buono.
Lo dice l'oste.
L'avete sentito oggi alla Conferenza difine anno? E' filato via tutto liscio, tra piccole punturine (a Marino, ai 5S sulle elezioni a Roma) e battutine.
O riforme o morte.
E poi la situazione nel Mediterraneo, la
solidità delle banche, chi è stato truffato dalle banche avrà il
dovuto, niente sconti dall'Europa ma chiediamo il rispetto delle
regole, quelle regole europee che devono valere per tutti. Dalla
Turchia alla Germania.
E su questo il premier ha perfettamente
ragione: sull'Europa non può essere solo il rispetto del deficit e
sui mezzi con cui combattere il terrorismo, nato e cresciuto
all'interno di questa Europa.
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