01 dicembre 2015

La fabbrica delle notizie funziona a pieno regime

La fabbrica delle notizie funziona a pieno regime
Il diniego all'iniziativa di due mamme di cantare canti natalizi nella scuola di Rozzano viene trasformato nell'attacco alla religione cattolica e alle sue tradizioni da parte di un preside sciagurato.
Che poi sono gli stessi presidi che dovrebbero avere poteri super per assumere personale ma non, evidentemente, per scegliere come festeggiare Natale.
La falsa notizia, ben amplificata da giornali e TG ha permesso alla Lega e a FI di fare il loro consueto teatrino di fronte all'istituto.

Le manifestazioni di piazza a Parigi, di protesta contro la conferenza Onu sul clima diventano una ferita al memoriale delle vittime dell'attacco terroristico (ma chi ha profanato veramente?) del 13 novembre.
Chi ha voglia poi di parlare dei rischi che stiamo scaricando sulle future generazioni, a proposito dei cambiamenti climatici?
Oppure dei morti per inquinamentoambientale qui in Italia, specie nella pianura Padana, la zona più inquinata del belpaese?

Il vero (o falso) memoriale di mons. Balda, che esce nei giorni del processo ai giornalisti Nuzzi e Fittipaldi, dove il gossip quasi nasconde il nocciolo della vicenda.
Le carte uscite dal Vaticano e che sono state usate dai giornalisti raccontano della situazione finanziariapreoccupante e delle difficoltà del papa a portare avanti le sue riforme.

Per rimanere in Italia, potremmo parlare delle uscite (sanza paura) del ministro del Lavoro che, anziché occuparsi degli ispettori del lavoro e dell'Inps, se ne esce con le sue teorie sui laureati bamboccioni e sull'andare oltre l'orario di lavoro. Qual è la notizia? I buchi nel sistema dei voucher, i dubbi sull'efficacia del jobs act oppure che dobbiamo smettere di pensare solo all'orario di lavoro?

La Camera non riesce a nominare i tre giudici della Consulta: colpa del M5S oppure sono proprio i tre nominati? Parliamo di giudici che devono apparire ed essere sopra le parti, fuori dai partiti e dai giochi dei partiti. A guardare il cv (e anche le cronache giudiziarie) non sembrerebbe.

Contro la paura dobbiamo spendere in sicurezza e cultura, ha spiegato il primo ministro.
Ma siamo sicuri che i bonus una tantum, ai diciottenni siano la soluzione giusta?
E una volta esaurito il bonus cosa faranno, visto che devono laurearsi in fretta altrimenti Poletti si arrabbia?
E per la sicurezza? Intercettiamo tutti, anche la Playstation e le chat.
Ma abbiamo appena sfornato leggi che rendono più complicato tenere la gente in cella e pubblicare le intercettazioni?
Come ne usciamo?

E come si concilia la battaglia per i diritti civili, le libertà, con la brutta storia del rapimento della signora Shalabayeva?


Nessun commento: