La fabbrica delle notizie funziona a
pieno regime
Il diniego all'iniziativa di due mamme
di cantare canti natalizi nella scuola di Rozzano viene
trasformato nell'attacco alla religione cattolica e alle sue
tradizioni da parte di un preside sciagurato.
Che poi sono gli stessi presidi che
dovrebbero avere poteri super per assumere personale ma non,
evidentemente, per scegliere come festeggiare Natale.
La falsa
notizia, ben amplificata da giornali e TG ha permesso alla Lega
e a FI di fare il loro consueto teatrino di fronte all'istituto.
Le manifestazioni di piazza a Parigi,
di
protesta contro la conferenza Onu sul clima diventano una
ferita al memoriale delle vittime dell'attacco terroristico (ma
chi
ha profanato veramente?) del 13 novembre.
Chi ha voglia poi di parlare dei rischi
che stiamo scaricando sulle future generazioni, a proposito dei
cambiamenti climatici?
Oppure dei morti per inquinamentoambientale qui in Italia, specie nella pianura Padana, la zona più
inquinata del belpaese?
Il vero (o falso) memoriale di mons.
Balda, che esce nei giorni del processo ai giornalisti Nuzzi e
Fittipaldi, dove il gossip quasi nasconde il nocciolo della vicenda.
Le carte uscite dal Vaticano e che sono
state usate dai giornalisti raccontano della situazione finanziariapreoccupante e delle difficoltà del papa a portare avanti le sue
riforme.
Per rimanere in Italia, potremmo
parlare delle uscite (sanza paura) del ministro del Lavoro
che, anziché occuparsi degli ispettori del lavoro e dell'Inps, se ne
esce con le sue teorie sui laureati bamboccioni e sull'andare oltre
l'orario di lavoro. Qual è la notizia? I buchi nel sistema dei
voucher,
i dubbi sull'efficacia del jobs
act oppure che dobbiamo smettere di pensare solo all'orario di
lavoro?
La Camera non riesce a nominare
i tre giudici della Consulta: colpa
del M5S oppure sono proprio i tre nominati? Parliamo di giudici
che devono apparire ed essere sopra le parti, fuori dai partiti e dai
giochi dei partiti. A guardare il cv (e anche le cronache
giudiziarie) non sembrerebbe.
Contro la paura dobbiamo spendere in
sicurezza e cultura, ha spiegato
il primo ministro.
Ma siamo sicuri che i bonus una tantum,
ai diciottenni siano la soluzione giusta?
E una volta esaurito il bonus cosa
faranno, visto che devono laurearsi in fretta altrimenti Poletti si
arrabbia?
E per la sicurezza? Intercettiamo
tutti, anche la Playstation e le chat.
Ma abbiamo appena sfornato leggi che
rendono più complicato tenere la gente in cella e pubblicare le
intercettazioni?
Come ne usciamo?
E come si concilia la battaglia per i
diritti civili, le libertà, con la brutta storia del rapimento della
signora Shalabayeva?
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