Art. 35 del decreto legislativo 16
novembre 2015, n. 180, che, al 3° comma:
“L'esercizio dell'azione sociale di responsabilità e di quella dei creditori sociali contro i membri degli organi amministrativi e di controllo e il direttore generale, dell'azione contro il soggetto incaricato della revisione legale dei conti, nonché dell'azione del creditore sociale contro la società o l'ente che esercita l'attività di direzione e coordinamento spetta ai commissari speciali sentito il comitato di sorveglianza, previa autorizzazione della Banca d'Italia”.
Sono queste le righe del DL sul Bail in, dove viene fuori il probabile conflitto di interesse (tra il ministro e l'ex vicepresidente di una banca): probabile perché in Italia
come al solito tutte le leggi sono scritte per essere interpretate in
modo diverso.
Come le opportunità politiche per cui
Lupi si dimette, Marino va a casa, mentre invece quelle contro il
ministro Boschi sono solo diffamazioni.
Oramai la legge di stabilità non sipuò più cambiare, l'assalto alla diligenza c'è stato anche
quest'anno: i forestali, il casinò di campione, gli interinali nei
comuni siciliani, la tassa sui calciatori, i 500 euro per i neo
diciottenni … (alla faccia del cambiamento di verso).
Ma almeno queste poche righe, sul DL
che recepisce la direttiva europea sul Bail in, il governo e il
ministro Boschi le potrebbero cambiare.
Proprio per cancellare del tutto le
ombre sul conflitto di interessi.
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