In Italia quando piove troppo è
emergenza, alluvioni, frane, paesi che vanno sott'acqua.
Ma anche quando piove poco, come in
quest'ultimo mese (dove proprio non sta piovendo) è di nuovo
emergenza, per le polveri sottili che si accumulano nell'aria e che
contribuiscono ad avvelenare l'ambiente.
Sicché, non essendoci più le mezze
stagioni di una volta e nemmeno quelle intere, siamo sempre di
emergenza in emergenza.
Ora tocca all'aria avvelenata e allo smog.
In Europa abbiamo limiti anche
superiori a quelli dell'Oms: qui siamo ad un limite da 50
microgrammi, che però si può superare (come è difatti successo)
fino a 35 giorni l'anno.
Si è arrivati a questa emergenza piano
piano, giorno dopo giorno: per le stagioni che sono cambiate per le
variazioni climatiche, per la conformazione delle nostre regioni
(Milano e Torino).
Ma anche per le politiche adottate in
questi anni da governi e regioni.
Le targhe alterne che non risolvono il
problema (i blocchi no per non danneggiare i commercianti, visto che
le gli italiani i regali li comprano in macchina).
Il prediligere il trasposto su gomma a
discapito di quello su rotaia.
Ma anche il proliferare di
inceneritori, tanto graditi alla nostra classe dirigente (ci aveva provato ad agosto il governo e ci riprova ora).
Marco Palombi sul FQ del 27 dicembre 2015 |
Peccato che per funzionare abbiamo
bisogno di rifiuti da bruciare per tutti gli anni prima
dell'ammortamento con effetti poco salutari sull'aria.
Parlare di emergenza è sbagliato:
siamo noi i responsabili di questo.
Noi che permettiamo all'Ilva diinquinare ancora la città, col sindaco che chiede alla popolazione
di aprire le finestre solo dalle 12 alle 18.
Noi che abbiamo accolto l'arrivo del
nuovo commissario a Roma, al posto dell'inefficace Marino. Ma ancora
stiamo aspettando l'effetto Expo.
Noi che ci siamo indignati ai tempi del
diesel-gate, salvo poi dimenticarci che l'inchiesta sui filtrianti-particolato, sui diesel, coinvolgeva anche noi italiani, il
ministro dei trasporti e quello della salute.
Noi che ci siamo indignati quando
Genova finiva sott'acqua, per poi scoprire che si stava costruendo un
nuovo parcheggio sotterraneo a fianco del Bisagno.
Noi che ci lamentiamo dell'aria pesante
a Milano, ma poi in regione si pianificano altre autostrade (dopo i
flob Brebemi e Pedemontana).
E sarà sempre emergenza.
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