12 novembre 2017

Il paradiso per pochi -l'inchiesta di Report e l'Espresso sui #paradisepapers


Oggi alle 15.30, su Rai3 andrà in onda la prima parte dell'inchiesta di Report e l'Espresso sui #paradisepapers.
Nei documenti riservati emergerebbero rapporti tra la Russia e il ministro del commercio americano Ross. Da Trump a Putin.
Gli affari della persona che ha curato la raccolta fondi di Trudeau, Bronfman, presidente canadese che ha fatto della trasparenza e della lotta all'evasione i suoi cavalli di battaglia.



Nelle carte si leggono i meccanismi con cui società come Apple, Nike, Uber hanno potuto risparmiare sulle tasse,gli investimenti nelle Cayman della regina Elisabetta.
120 politici da tutto il mondo, imprenditori reali, istituti religiosi come i Legionari di Cristo.
L'inchiesta documenta i danni ambientali in Indonesia del più grande esportatore mondiale dell'olio di Palma, la April: terreni che bruciano e contadini che vengono espropriati dei loro terreni.

E poi ci sono i 4500 italiani, della lista che ora i giornalisti di ICIJ, il consorzio internazionale di cui fanno parte anche Espresso e Report, stanno analizzando: azienda strategiche del nostro paese (come la Vitrocisetl‘azienda di elettronica e sistemi di telecomunicazione che gestisce le reti vitali di forze dell’ordine, ministeri e della Difesa) assieme a qualche fantasma del passato.



Ad Omnibus, questa mattina, ho potuto ascoltare l'avvocato Caporaso a capo di uno studio legale a Panama: il suo ruolo è quello di aiutare le persone, anche italiane, a pagare meno tasse. Cosa legittima, secondo l'avvocato, visto che lo stato italiano spende male i soldi delle nostre tasse, visto che al Quirinale sono impiegate più persone che non a Buckingam Palace ...
Insomma, l'avvocato che aiuta imprenditori, società, esponenti della Casta ad eludere il fisco (e che non si fa problemi sull'uso che poi si fanno di questi soldi nei paradisi fiscali), rispondeva alle domande dei giornalisti in studio come un grillino qualsiasi.
Peccato che la realtà sia leggermente diversa da come la racconta l'avvocato e tutti i gentiluomini che si sentono la coscienza a posto coi soldi in Paradiso (fiscale): ad eludere il fisco si trovano solo persone che hanno queste possibilità, è uno strumento tremendamente antidemocratico, poiché una buona parte degli italiani subisce una tassazione alla fonte die propri guadagni.
Se tutti gli italiani potessero ragionare come i clienti dell'avvocato Caporaso cosa succederebbe al nostro paese?
Dovremo via via chiudere servizi pubblici, ospedali, scuole, fondi per le università, fino al fallimento, al crac.
Il meccanismo dell'elusione, che sottrae al fisco dei soldi per tasse non pagate, è uno strumento che destabilizza l'economia del nostro paese e di altri paesi europei.
E' un sistema in cui, negli stessi conti in paradiso troviamo soldi di imprenditori italiani, di istituti religiosi (i cui vertici non sanno, non commentano, non parlano - qui un'anteprima) e soldi della mafia, senza che questo susciti alcun imbarazzo.

La scheda del servizio - LE ISOLE DEI TESORI DI Giulio Valesini
Di Giulio Valesini, Cataldo Ciccolella, Alessia Cerantola
Collaborazione di Norma Ferrara, Stefano Lamorgese, Elisa Marincola, Alessia Pelagaggi e Carla Rumor
Quest’anno la squadra di Report, insieme a New York Times e Univision, entra per la prima volta come partner in ICIJ, il consorzio internazionale di giornalisti investigativi che da 20 anni si occupa di inchieste internazionali e nel 2016 ha vinto il premio Pulitzer per l’inchiesta Panama Papers. Ora anche noi vi racconteremo il nuovo scandalo offshore, i Paradise Papers, e capiremo come i ricchi fanno girare i soldi lontano da occhi indiscreti. Un progetto in collaborazione con altre 95 testate che hanno esaminato 13,4 milioni di file ottenuti tramite una fonte anonima dal quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung. Documenti legati a due studi legali, Appleby e Asiaciti, oltre a 19 registri di Paesi col fisco leggero.Parliamo di società create per evitare le tasse, di soldi portati ai Caraibi o di scatole cinesi per restare nell’anonimato. Ma alla fine i nomi sono usciti e fa impressione la sfilata di politici e VIP, da Bono degli U2 a Nicole Kidman, Shakira e Madonna, dal ministro del commercio di Trump all’uomo di fiducia del premier canadese Justin Trudeau, passando per l’investitore George Soros e il campione di Formula1 Lewis Hamilton, senza contare multinazionali come Apple, Nike e Uber.Report è in grado di rivelare i nomi degli italiani finiti nei documenti e come lavora Appleby. Vedremo i raffinati meccanismi che propongono ai loro clienti per risparmiare su quei balzelli che tutti gli altri devono sborsare, a partire dall’Iva. Ma soprattutto scopriremo come alcuni dei più delicati appalti dello Stato italiano finiscano in mano a società i cui proprietari sono sconosciuti ai pubblici registri. E molto altro ancora in una puntata esclusiva, un’inchiesta da non perdere per capire come gira il mondo nel XXI secolo.

Il secondo servizio di Paolo Mondani: UN ITALIANO A PANAMA DI Paolo Mondani
Siamo entrati in possesso, in esclusiva, del database di un famoso studio legale di Panama. Si tratta dell’elenco dei clienti dell’avvocato italo-panamense Giovanni Caporaso. All’interno abbiamo trovato centinaia di italiani: alcuni sono piccoli e medi imprenditori, altri sono parenti di personaggi noti in Italia e altri ancora sono persone con precedenti penali, anche per mafia. Tutti hanno aperto un conto corrente attraverso il portale Payopm. L’avvocato Caporaso spiega che i servizi offerti dal suo studio sono perfettamente regolari a Panama. Ma di cosa si tratta? E perché centinaia di italiani l'hanno scelto? Abbiamo analizzato questo documento e sentito alcuni dei suoi clienti. Ed ecco cosa abbiamo scoperto.
Sul sito del Corriere trovate due anticipazioni
- I Panama papers e la famiglia Crociani, il gruppo che fornisce tecnologie allo Stato controllato (con un dollaro) da Curaçao



- Paradise papers, centinaia di nomi italiani - Nel file Appleby la società Fininvest che comprò l’ex yacht di Berlusconi

Qui invece l'elenco degli articoli sul sito de l'Espresso

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