Due le inchieste di questa sera: le
persone che hanno nascosto i loro beni nei paradisi fiscali, negli
elenci dei paradise papers e la seconda su scientology, uno sguardo
dal di dentro a questa specie di setta.
Un anno fa Report si era occupata dei
panama papers, il giornalista Paolo Mondani aveva incontrato a Panama
l'avvocato Caporaso.
Un anno dopo, si torna a parlare di
paradisi fiscali, di Panama e di questo avvocato italiano.
E dei 4500 italiani coi soldi in
paradiso.
Da Panama all'isola di Man, un'isola
che dipende dalla regine d'Inghilterra e la cui economia si basa
sull'elusione fiscale.
85000 abitanti e 26 000 aziende,
centinaia di aziende di consulenza finanziaria.
In un paradiso fiscale si trovano due
aziende della congregazione dei Legionari di Cristo.
E sempre qui, nei Caraibi si trova una
società che controlla, per 1 euro, la Vitrociset: un'azienda
strategica in mano ad un corrotto, per lo scandalo Lockheed.
L'organizzazione Scientology: due
giornalisti sono riusciti ad entrare dentro l'organizzazione milanese
di Scientology.
A Milano, in zona 9, sono stati accolti
da esponenti del comune, della polizia locale, dei commercianti: era
il 2015 e qui apre la chiesa più grande, inaugurata dal leader
dell'organizzazione Miscavage.
Scientology è una organizzazione che
non compare in nessun registro a Milano: nessun immobile al catasto,
nessuna visura.
Per capire cosa sia Scientology,
bisogna entrarci dentro: è quello che hanno fatto i due giornalisti.
È una associazione fondata nel 1954,
da Ron Hubbard: crea una casta di sacerdoti, inizia a fare
proselitismo e dopo esser sfuggito ad alcune condanne, lascia il
comando a Miscavage.
Alberto Colaci si è sottoposto ad un
test, che riportava la sua depressione per non avere un lavoro: ecco
allora un bel corso, da pagare con un contributo da 38 euro.
Obiettivo dell'organizzazione è
salvare il mondo: Scientology neutralizza i tuoi traumi, per farti
raggiungere la purezza, il primo passo però è lo studio.
Il corso in aula è “come motivare te
stesso”: di fronte ad un auditor ripercorri i traumi della tua
vita. Alla fine si spende circa 700 euro per queste lezioni, in cui
una persona confessa tutti i suoi traumi, i suoi segreti ad un
estraneo.
Così, se uno poi vuole andarsene, è
un po' più complicato.
Dopo il corso, Colaci entra in
Scientology: Caselli, un ex membro dell'organizzazione ha raccontato
che ha pagato circa 800 mila euro.
A Scientology si da tempo, lavoro e
lealtà: i nomi dei figli, il tuo lavoro, i debiti, gli incidenti, le
malattie, gli ospedali in cui sei stato, una storia della tua vita
sessuale, le persone coinvolte.
I nomi delle persone con cui hai avuto
una attività sessuale, le perversioni: chi, cosa, quante volte.
Anche attività omosessuali...
Alla fine, anche un test con una specie
di macchina della verità, chiamata e-meter.
Pier Paolo Caselli, la persona che ha
raccontato la sua esperienza in S. nello staff, ha spiegato come
questa organizzazione ti prenda soldi, ricevendo pochi soldi.
Il pedaggio per la libertà e la
purezza si paga caro: o il lavoro o i soldi da donare.
Nella pratica Colaci dovrà lavorare 54
ore alla settimana, per poco più di 1 euro all'ora: dapprima in un
bar che non batte scontrini, poi nelle cucine.
E poi il reclutamento per far entrare
altre persone, da cui prenderebbe una percentuale sui corsi che
queste dovrebbero fare. Una sorta di schema piramidale per reclutare
altri reclutatori.
Scientology si è frantumata in tanti
comitati: uno di questi è un “comitato di cittadini per i diritti
umani” che fa la guerra a psicologi.
A Milano tengono lezioni nelle scuole,
conferenze: è successo al liceo Virgilio di Roma.
Alcuni imprenditori di S. hanno
inventato un gioco di ruolo, Start up, che presentano nelle scuole.
L'organizzazione cerca consenso e
denaro: ogni tema ha obiettivi commerciali, ogni mattina i membri
dello staff sono convocati dal capo, e la spiritualità lascia posto
al denaro.
Il grido Start lancia la raccolta di
soldi: ci sono eventi in cui gente dona fino a 50mila euro.
Soldi per creare la chiesa di Brescia a
Roncadelle, per esempio: peccato che oggi la chiesa tirata su nel
2009 sia in vendita, in mano al signor Botti, costata 2,7 ml di euro.
Soldi arrivati dalla Fiduciaria Spa.,
e che oggi è in vendita, come una normale operazione (o
speculazione) immobiliare.
Maurizio Botti è l'immobiliarista
dell'associazione: anche a Milano, per la sede inaugurata nel 2015,
c'è lui. I proprietari della sede sono schermati, non si conoscono
le persone dietro.
Insomma, piuttosto che salvare il
mondo, sembrano più interessati ai beni terreni.
In cerca del paradiso –l'inchiesta sui paradise papers
L'inchiesta di Giulio Valesini parte
dall'isola di Man: l'isola sotto il controllo dell'Inghilterra dove
ha sede la Appleby.
Da due uffici specializzati
dell'offshore sono usciti milioni di documenti: su questi hanno
lavorato i migliori giornalisti investigativi del consorzio
internazionale, tra questi anche Report e l'Espresso.
L'inchiesta sarà in cantiere aperto
per mesi – assicura Sigfrido Ranucci.
Come già raccontato domenica, tra
quanti hanno cercato il paradiso fiscale in terra, si trovano i
legionari di Cristo: una congregazione che ha fondato scuole e
università che nel 2016 ha generato introiti per centinaia di
milioni di dollari.
Fondata da un prete messicano, Maciel:
con Ratzinger il fondatore viene messo al silenzio, Maciel si scoprì
poi che era uno stupratore seriale, padre di tre figli.
Padre Maciel ha creato delle società
nei paradisi fiscali, grazie ad Appleby, per pagare meno tasse.
Uno strumento legale – si difende un
prete del comitato direttivo.
Legale ma forse anche non troppo, se il
Vaticano ha aperto una sua indagine senza riuscire a fare luce del
tutto. Per esempio a sapere a quanto ammonti il loro patrimonio.
La cricca di Maciel aveva aperto
società a Panama e nell'isola di Jersey: strumenti che erano usati
per fare investimenti, come una qualunque società per fare profitto.
A Caserta i legionari hanno gestito il
Villaggio dei ragazzi, che ha sottratto ragazzi dalla strada, ma che
ha lasciato un debito di 28 ml di euro. Debiti nei confronti
dell'Inps e dell'Agenzia delle Entrate: non pagavano tasse e
contributi.
Soldi arrivati dalla regione e dalla
provincia: dove sono andati? Erano 6-9 milioni euro l'anno, ma in
regione non hanno controllato bene, anche se in regione scaricano le
colpe sull'ordine.
Uno dei palazzi di Roma è stato
affittato all'avvocato dei casalesi, che pare sia moroso con
l'affitto.
I proprietari della Vitrociset.
I Crociani sono i protagonisti del
secondo caso: Camillo Crociani fu condannato per la tangente dalla
Lockheed e scappò all'estero col figlio.
Cosa lo lega alla Vitrociset?
Questa società che gestisce materiale
sensibile per la nostra sicurezza: è sempre stata la cassaforte dei
Crociani.
Lo Stato affida loro lavori strategici,
ma non ha chiesto ai Crociani alcuna trasparenza: a monte della
Vitrociset c'è una società nei Caraibi che la controlla grazie ad
una azione di 1 euro.
That's Italy ..
Per mettere al sicuro i soldi dello
Stato italiano si deve andare in paradiso, fiscale si intende: nei
due Trust della famiglia ci sono tanti soldi e anche i quadri di
valore (per un valore di 400ml di euro).
Dietro questo patrimonio c'è una
controversia familiare, tra gli eredi di Camillo Crociani.
100 ml di dividendi in 10 anni:
un'enorme mole di denaro, custodito nei paradisi fiscali, frutto di
una tangente.
E lo Stato che ha condannato i Crociani
ha continuato a dare loro i soldi per gli appalti.
E i ministeri preposti, la presidenza
del Consiglio?
Nessun problema...
La tangente in paradiso.
Nell'isola di Cook ha aperto il suo
Trust l'industriale Rovelli, coi soldi presi dallo stato italiano per
la sentenza comprata, dal giudice Metta (e c'era anche l'avvocato
Previti), contro la banca IMI. Mezzo miliardo di euro finito ad
un'industriale, Nino Rovelli, che aveva appena fatto fallimento.
Sempre grazie alla consulenza di
Appleby.
Il magistrato Walter Mapelli ha dato la
caccia al tesoro, recuperando parte dei soldi: il Trust Gaugin gli
era sfuggito e forse contiene parte della vecchia tangente.
Con questi strumenti giuridici è
inutile cercare di recuperare questi soldi: soldi che servirebbero
per bonificare i terreni, inquinati dalle fabbriche dei Rovelli.
Gli aerei dell'isola di Man.
In questa isola sono registrati 1000
aerei: in questa isola le aziende che fanno attività di leasing
(aerei affittati poi agli stessi proprietari dello stesso), non
pagano l'Iva, per gli aerei registrati sull'isola.
Si risparmiano milioni di euro, grazie
ad un pezzo di carta: basta che stiano sull'isola per poche ore.
Tra i clienti di queste aziende c'è
Sawiris, un magnate russo, il pilota Hamilton...
E l'unione europea, che ci impone il
pareggio di bilancio e altre strozzature sui nostri conti?
Tutto regolare, dice la società di
revisione Ernst & Young. Revisione per modo di dire, verrebbe da
dire.
L'imprenditore Bonomi.
I marchi posseduti dall'imprenditore
Bonomi fanno capo ad una società lussemburghese, che ha sopra dei
trust situati nell'isola di Jersey.
Si è comprato un aereo, usando società
nei paradisi con un bel risparmio.
Anche il costruttore Nucera è
dentro le carte di Appleby: girava il mondo su un Falcon, comprato da
una sua società nelle Cayman, assieme a banchieri.
Oggi è imputato per bancarotta, ma sta
al sicuro al sole di Dubai.
Assieme a Landi e Matacena.
Moscovici scandalizzato dai panama
papers doveva stilare la lista dei paradisi fiscali: passato un anno
attendiamo una lista. Aveva mandato gli ispettori sull'isola di Man,
che aveva evidenziato rischi di riciclaggio per mafiosi e terroristi.
Chi va sull'isola di Man sono le
società di giochi online: tra queste la Poker stars, i cui
proprietari non accettano intervista e vivono su questa isola.
In Italia gli è stata imputata una
evasione da 85ml, ma l'Agenzia delle Entrate si è dovuta
accontentare per 6 ml di euro.
Soggetti autorizzati dalla nostra
Repubblica che poi truffano le leggi della Repubblica.
Dai Panama paters si passa ai
Mondani Papers.
Paolo Mondani ha messo le mani sui
clienti dell'avvocato italo panamense Caporaso: a loro l'avvocato
fornisce un conto su una banca e anche una linea telefonica criptata.
Uno dei clienti di Caporaso è
un'ipnotista siciliano, Marzaduri: gli ha affidato 40mila euro poi
spariti.
Da Caporaso si rivolgono imprenditori
che vogliono portare fuori i soldi dall'Italia: si creano scatole
cinesi, società dentro società, con una catena di avvocati in giro
per il mondo.
I soldi tornano grazie a conti di
banche internazionali (Gibilterra o Hong Kong) o con carte di credito
anonime.
Marzaduri ha consegnato i dati di
Caporaso a Report: un tentativo di estorsione – sostiene
l'avvocato.
Tra i clienti di Caporaso si trova di
tutto: anche persone con problemi giudiziari in Italia.
Persino una persona che è un
sorvegliato speciale in offshore.
Perché si consentono i paradisi
fiscali, che drenano soldi dalle casse pubbliche verso paesi esteri,
costringendo paesi come l'Italia a tagliare la spesa pubblica?
Perché l'UE non ha messo l'isola di
Man dentro la lista dei paesi nella black list?
E se si dovesse arrivare ad una hard
brexit c'è il rischio che l'Inghilterra si trasformi in un enorme
paradiso fiscale.
Nei paradisi fiscali non troviamo la
gente comune, che paga le tasse sul loro stipendio, che tiene in
piedi i conti del paese in una proporzione molto maggiore rispetto a
quella delle tante multinazionali del web o dei furbetti
dell'elusione.
Grandi imprenditori che poi magari ci
fanno pure la morale e ci dicono cosa tagliare della spesa pubblica.
O, come Juncker, il presidente
lussemburghese che aveva nella presidenza anche il leader maltese.
Dobbiamo dire basta all'elusione e
all'evasione, se non vogliamo che si continui a rapinare il futuro.
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