17 novembre 2017

L'ex capo dei capi

E' morto Riina, te lo ricordi Riina?
Sì, è il capo mafia, quello tozzo con lo sguardo duro, quello che ha fatto ammazzare i giudici Falcone e Borsellino, che è stato arrestato nel gennaio 1993 e che da allora sta in carcere.
Dove ieri è morto.
Allora ha ragione chi dice che ha vinto lo stato nella guerra alla mafia: arrestato Riina, arrestato Provenzano 13 anni più tardi (mentre si godeva in tv l'esito delle elezioni), la mafia ha perso lo stato ha vinto.
Peccato che la storia sia più complicata da raccontare e, soprattutto da capire.
L'ex capo dei capi è stato testimone di una stagione di mafia iniziata negli anni 50, quando la mafia era soprattutto criminalità locale, mafia rurale, braccio armato dei latifondisti e dei signorotti locali.
Come il medico di  Corleone, Navarra, ucciso nel 1958 dal gruppo di fuoco di Luciano Leggio (o Liggio): primo delitto politico mafioso, primo scalino nella gerarchia mafiosa dei corleonesi.
Da lì è partito tutto, fino al golpe dentro cosa nostra: i corleonesi non sono mafiosi qualunque, non sono come i palermitani, non sono uomini d'onore (semmai esista onore dentro cosa nostra).
La prima guerra di mafia a Palermo, la strage di viale Lazio, l'omicidio del giudice Scaglione (poco prima della sua testimonianza per l'omicidio del presidente dell'Eni Mattei) e poi tutti gli omicidi politici a cavallo degli anni 80: da Boris Giuliano, Pio La Torre, Dalla Chiesa...

Di tutti questi omicidi Riina e i corlenesi hanno subito condanne, sono stati ritenuti responsabili.
Ma non si è mai andato oltre, come non si è riusciti ad andare oltre sulle stragi dell'estate del 1992.
La morte dell'irriducibile Riina e di Provenzano chiude forse per sempre la possibilità che si apra una crepa nell'omertà mafiosa su una stagione in cui c'è stata l'impressione che stato e mafia andassero a braccetto in Sicilia (e non solo sull'isola).
Morto un capo se ne fa un altro, ora: di certo la mafia non è stata sconfitta (ha solo cambiato pelle), bisognerà ora chi diventerà il nuovo capo (Messina Denaro? Ci sarà una guerra?) e se assisteremo nuovamente ad un cambio di strategia dei boss.
Ci sono ancora tanti capi mafia al 41 bis, come i Graviano, gente che sa e che in questi anni è stata zitta.

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