Finalmente è passata la legge sul Whistleblowing, una legge che dovrebbe colmare il gap nei confronti dei paesi dove la corruzione è un problema e non una opportunità di carriera e affari.
Ci sono alcune criticità da sistemare: il giudice Piercamillo Davigo ha ricordato il fatto che i dipendenti pubblici spesso sono anche pubblici ufficiali e che dunque hanno l'obbligo di denunciare le situazioni di corruzione di cui sono eventualmente testimoni.
E se hanno questo obbligo, come possono rimanere anonimi?
Escluso questo aspetto rimane un passo in avanti importante, perché finalmente si tutela chi denuncia una potenziale situazione di reato, mettendolo in una posizione meno ricattabile.
Finalmente.
Non dovrebbero più succedere storie come quella di Andrea Franzoso, il funzionario dell'Audit di Ferrovie Nord che è stato di fatto costretto ad andarsene dopo che l'azienda gli aveva tolto il suo lavoro.
E' lo stesso meccanismo cui assistiamo oggi sulle denunce delle attrici per le molestie che hanno dovuto subire durante i finti provini: leggete cosa commentano i bravi maschietti italiani, chissà come mai sono denunce anonime, perché non ci mettono la faccia (cosa falsa, visto che una ex miss Italia ha mostrato bene il suo volto), chissà come mai aspettano tanti anni per denunciare ..
Ecco, chissà perché, nel paese dei ricatti e dove chi ha il potere di solito lo usa facendone spesso abuso, le persone più deboli fanno fatica, hanno paura a denunciare.
Con questa legge si toglie un po' di questo abuso di potere e forse renderà questo paese più civile onesto.
La nostra Costituzione recita al primo articolo "L'Italia è una repubblica fondata sul lavoro": non è solo il lavoro della cassiera o dell'addetta alle pulizie che lavora per un miseria in una coop che vince gli appalti al massimo ribasso.
E' anche il lavoro di noi cittadini che, tutti i giorni, dobbiamo lavorare per un paese migliore.
A molti tutto questo puzzerà di moralismo, a me sembra solo l'attuazione della Costituzione per una vera democrazia.
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