In attesa di conoscere i risultati
delle elezioni regionali in Sicilia (dove spero che per una volta non
venga confermata la profezia del Gattopardo), un commento sulle fake
news.
Pochi giorni fa Repubblica ha
pubblicato un articolo secondo cui Putin e il suo network informativo
avrebbe influenzato l'esito del referendum del 4 dicembre passato.
Sarebbe successo qui quello che sarebbe
avvenuto in America: milioni di americani raggiunti dalle fake news
prodotte da Putin hanno portato all'elezione di Trump.
Questo succede quando l'informazione con la I maiuscola cede il passo ad altre media informativi che non hanno la mission di fare informazione: Facebook, Google, Twitter.
Questo succede quando l'informazione con la I maiuscola cede il passo ad altre media informativi che non hanno la mission di fare informazione: Facebook, Google, Twitter.
Un commissione americana stabilirà se
e quanto i big della rete sono stati usati per condizionare le
elezioni.
Ma è successo anche in Italia?
In un thread su twitter la notizia,
riportata dalla giornalista Laura Cesaretti, veniva accompagnata da
numerosi commenti secondo cui chi ha votato no, ha votato per odio a
Renzi, con la pancia, per mandarlo a casa.
Mettendo assieme le due cose, Putin
avrebbe spinto sul no al referendum per mandare a casa Renzi, avere
un governo Gentiloni e, nel futuro, forse un altro governo di larghe
intese.
Potrebbe anche essere.
Come potrebbe anche essere che pure chi
ha votato si nemmeno avesse compreso bene la riforma costituzionale.
Come ad esempio il centro studi di
Confindustria che, in caso di sconfitta, aveva previsto per il paese
calamità naturali. E invece.
Se ci sono state ingerenze di Putin sul referendum, come chiamiamo allora l'uscita dell'ambasciatore americano, che invitava a votare si?
Temo che il proliferare di fake news
discenda anche in qui Italia dalla perdita di credibilità del
giornalismo-giornalismo (per dirla alla Siani).
Ogni notizia è buona per essere
strumentalizzata, poiché viene data così, senza approfondirla,
senza filtro: come esempio possiamo prendere tutta la polemica sulle
ONG che si occupano del salvataggio dei migranti nel Mediterraneo.
Sono taxi del mare: questa era l'accusa
che veniva fatta.
Per non farli partire dalle coste della
Libia, il nostro governo ha fatto un accordo con un dei due leader
libici affinché queste persone siano detenute in lager (lontano
dagli occhi..).
Avete visto – dicevano ad
agosto: con l'accordo con la Libia e il decalogo con le ONG, basta
sbarchi.
Repubblica - 05 novembre 2017 |
Passati alcuni mesi, gli sbarchi sono
ripresi e anche le morti.
Chi raccontava Fake?
Ci siamo spaventati per l'invasione dei
migranti (che poi non c'era) mentre non suscita alcuna emozione la
notizia del petrolio dell'Isis che sarebbe arrivato qui da noi.
Fai il pieno con Daesh ..
La differenza tra notizie false, notizie verosimili e notizie non date però è sottile.
Nei giorni passati,
mentre la Valsusa bruciava, La Stampa aveva relegato la notizia infondo, nelle notizie locali. Diversamente da quelle relative ai
problemi della sindaca grillina, Chiara Appendino.
Il collaboratore
allontanato per aver chiesto un favore (una multa da togliere) e per
i fatti della finale di Champions League.
Siamo in attesa
dell'avviso di garanzia.
E siamo in attesa
di approfondimenti, da La Stampa e da altri giornali e TG,
sull'inchiesta romana, relativa ai politici che rischiano il processo
per falsa testimonianza.
Nel suo viaggio in America, Renzi
se la prende con le fake prodotte dal network grillino (imparentato
con quello di Putin), per tutte le falsità che scrivono su di lui.
Il problema è che quando un politico
basa la sua comunicazione sulla rete, poi è difficile prendersela se
le persone ti rinfacciano le tue promesse non mantenute.
Quella sull'abbandonare la politica se avesse perso al referendum è acqua passata. Tutto è perdonato.
Ma avevi promesso una legge sul
conflitto di interesse, che il jobs act avrebbe favorito i contratti
a tempo indeterminato (anche senza articolo 18), i mille asilo per i
bambini, che il sistema bancario era solito e MPS un affare.
Siamo ossessionati da Renzi, ci dicono.
Come una volta eravamo ossessionati da Berlusconi che, pure lui,
rimane lì al suo posto, intervistato dai TG nonostante la condanna,
nonostante abbia già dimostrato cosa sa fare, nonostante le leggi
vergogna e le leggi ad personam.
Il vero problema è siamo persone che
hanno memoria, che tendono ad essere coerenti, che sono stanche di
sentirsi offese e prese in giro.
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