Nessuno io mi chiamo; nessuno è il nome che mi danno il padre e la madre e inoltre tutti gli amici
20 febbraio 2019
Garantisti o colpevolisti?
Non deve essere facile decidere come raccontare oggi la vicenda dei genitori di Renzi e di Salvini, per i giornali della destra.
Sempre garantisti col loro leader (e con gli affini, a breve conosceremo anche la sorte giudiziaria del Celeste Formigoni) e forcaioli coi nemici (vedi come hanno trattato il sindaco Raggi).
Meglio buttarla sul garantismo devono avere pensato, non si sa mai.
Meglio tirare in ballo (come i renziani della seconda generazione) il solito complotto della magistratura, Renzi come Craxi o Berlusconi.
Complotto per colpire il potente in crisi, per nascondere i problemi del paese (che pure ci sono e dovrebbero preoccupare tutti).
Peccato che poi siamo sempre qui a parlare delle stesse cose, nonostante la produzione industriale sia in calo, come il PIL, i dati dell'occupazione non ispirino ottimismo.
Le grandi opere come medicina per tutti i mali.
La caccia ai clandestini.
Il sovranismo de noantri a colpi di musica italiana.
Da ieri abbiamo un'opposizione in più, in Parlamento.
Quella dei 5 stelle che cercheranno di non farsi mangiare vivi dalla Lega di Salvini.
Le delega del voto alla piattaforma Rousseau e il gesto delle manette non aiuteranno certo a convincere gli elettori.
Per fortuna che in questo paese esiste ancora un pezzo di informazione libera: quella che ci ha informato sullo scandalo dei diamanti (ben prima che Consob facesse qualcosa), del giglio magico, dei 49 milioni della Lega e che quando scrive pensa al lettore e non alla convenienza della notizia.
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