28 febbraio 2019

Fatevene una ragione

Il potere da alla testa, specie se è un potere senza controlli e senza alcun obbligo di dover rispondere delle sue azioni.
Questo spiega il lessico berlusconiano nel ministro dell'Interno Salvini che risponde alle critiche (legittime) dell'ANM con un "fatevene una ragione" e "fatevi eleggere".
Si parla della legittima difesa, la legge truffa sbandierata per aiuntare i poveri cittadini italiani nel difendersi dai ladri, lasciati liberi dai magistrati e dai politici "sinistri" e "buonisti".
Legge truffa perché ci sono rischi di incostituzionalità, perché il ministro dell'interno dovrebbe garantire lui la sicurezza ai cittadini tramite le forze dell'ordine, perché esiste già una legge sulla legittima difesa (modificata nel 2006 dall'altro leghista Castelli).

Legge truffa perché è solo una legge di propaganda, buona a prendere consensi ma non per risolvere i problemi dei furti in casa, che nascono da anni di leggi svuota carceri, leggi blocca carcere fatte dai passati governi.

Legge truffa, infine, perché non riguarderà la sicurezza dei cittadini che è minacciata, dalle altre cose, anche dalle mafie: quelle che oggi portano i rifiuti dal sud al nord, in Lombardia e Veneto.
Rifiuti scaricati in siti di stoccaggio illegali che poi, casualmente prima dei controlli, vanno a fuoco.

Ieri a Milano la DDA ha arrestato 12 persone per traffico di rifiuti illegale:

È la prima volta però che uomini così vicini alla ’ndrangheta emergono in inchieste sui roghi dei rifiuti in Lombardia. Tra gli arrestati di ieri c’è anche Massimo Sanfilippo, 49 anni, di Lissone. Lui non ha alcun legame con le cosche, ma ha precedenti specifici proprio per gestione di rifiuti non autorizzata. Era lui, amministratore della «Winsystem Goup», a fare da intermediario tra i depositi abusivi di via Chiasserini, Verona e Lodi. A lui, il 3 e il 17 ottobre, erano stati sequestrati dai carabinieri del Noe due capannoni a Cornaredo pieni di rifiuti.

Il ministro ha qualcosa da riferire?

Nessun commento: