24 ottobre 2019

La città strangolata dal boom

Il noir di Girolamo De Michele "Le cose innominabili", comincia con la citazione di questo articolo




Soffocata a occidente dall’enorme zona industriale e a oriente da una sgangherata espansione edilizia, Taranto offre oggi al visitatore uno spettacolo raccapricciante, esempio da manuale di che cosa può produrre il sonno della ragione, cioè il sistematico disprezzo per le norme elementari del vivere associato nel nostro tempo. Una città disastrata, una Manhattan del sottosviluppo e dell’abuso edilizio: tale appare oggi Taranto allo sbalordito visitatore.Quartieri popolari spietatamente affumicati dall'industria, il centro storico in vergognose condizioni di abbandono, [..] carenze dei servizi essenziali, la totale mancanza di verde pubblico, il Mar Piccolo inquinato, e via dicendo: Taranto «moderna» si presenta come la smentita di ogni decenza urbanistica". 
Antonio Cederna, Taranto strangolata dal «boom» (18 aprile 1972)
Taranto, la città dei veleni dell'Ilva, del ricatto occupazionale, del boom che ha arricchito pochi e ammalato tanti.

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