21 ottobre 2019

Su tasse, servizi, evasori e i furbetti


Piove governo ladro si dice.
Piove e si allagano le strade, i sottopassaggi diventano trappole, si chiudono fermate della metro (succede a Milano, la locomotiva del paese), i treni dei pendolari vengono bloccati ..
E chi dovrebbe pulire tombini, strade, rendere fruibili quei servizi pubblici che usiamo tutti i giorni?
Comune, regione, provincia e stato centrale.
E tutti questi enti lo fanno grazie alle tasse, quelle tasse così invise alle persone, tranne quando si trovano a dover ricorrere alla sanità pubblica, al trasporto pubblico, alle forze dell'ordine (pure loro sono pagate con le vostre tasse).
Va di moda oggi ripetere no tasse, accusare ex alleati di essere il partito delle tasse.
E' populismo anche questo, piaccia o meno: populismo quello della ministra Bellanova, dell'ex ministro Boschi. Quello del ministro Di Maio sembra più paraculaggine, difendere certe categorie (commercianti piccoli artigiani, non proprio note come categorie amiche di POS e scontrini).

Ecco, volete fare il partito del basta tasse?
Abbiamo il coraggio di mettere le cose in chiaro: tagliamo ospedali, bus, treni e tutti i servizi pubblici.
Oppure, smettetela di fare i furbetti e preoccupatevi di spenderli bene i soldi delle tasse.
Il che vuol dire, oltre alla lotta all'evasione, fare una vera lotta alla corruzione (per esempio quelle commesse fatte arrivare ad aziende “amiche” che poi non fanno il loro lavoro) e agli sprechi.

Ieri pomeriggio, per problemi personali, ho passato il pomeriggio al Pronto Soccorso: nessuno mi ha chiesto soldi, il mio reddito, all'accoglienza e nessuno lo ha fatto alla fine, alla dimissione.
Questo è il sistema sanitario pubblico e universale.
Quello pagato con le mie tasse, pagate fino all'ultimo.
Senza paradisi fiscali, senza condoni.


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