27 ottobre 2019

Tirare indietro le lancette dell'orologio


Non è solo un discorso di ora legale ora solare: in questi giorni, settimane, stiamo tirando indietro le lancette su tanti argomenti.
Report lunedì sera ci ha raccontato dei legami tra Salvini e la Lega con gli oligarchi russi che hanno finanziato in questi anni tante associazioni dell'ultra destra cattolica.
Le donne? A casa a fare figli.
Torniamo indietro ai tempi del medioevo, con le streghe bruciate sui roghi.
E torniamo indietro anche ai tempi dello stato cattolico, visto che viene rivendicato con forza che per i sovranisti alla Meloni l'Italia deve essere “Dio patria e famiglia” (l'amante un po' in disparte).

Ma stiamo portando indietro le lancette anche sul tema del lavoro: vi siete indignati per la maglietta di Carrefour dove una donna viene buttata a terra?
Bene indignatevi anche perché la stessa Carrefour ha licenziato 63 persone a Crotone via messaggio Whatsapp.

Torniamo indietro con la lancette anche in Sudamerica, in Cile ad esempio, il paese emblema del liberismo: ma quanto è figo il Cile eh? Il Cile dove una minoranza di persone possiede la maggioranza dei beni, il che ha portato ad una situazione di povertà estrema e di disuguaglianza.
E di proteste, soffocate alla solita maniera della destra reazionaria, con la polizia e il manganello.

Anche a sinistra, lancette indietro: il candidato del centrosinistra in Umbria (nella inedita alleanza col m5s) è un imprenditore in conflitto di interesse (se dovesse essere eletto) considerato vicino alla destra.
Gli accordi con la Libia che tanto hanno indignato nei mesi passati? Saranno confermati, continueremo a dare soldi al governo libico (e ai trafficanti di esseri umani) per tenersi gli immigrati nei loro lager.

Ma la sinistra si adegua benissimo a queste lancette (e allo spostamento a destra): Milano mica è Roma, la città che viene descritta come se fosse in preda a bande armate, dove si spara e si uccide, dove i trasporti e la raccolta dei rifiuti non funzionano.
Mica siamo a Milano che, domenica e lunedì scorso si è trasformata in Milano marittima.
Dove un ragazzo è caduto dalle scale mentre era a scuola.
Dove da giorni si discute dell'ennesima speculazione immobiliare, quella della zona attorno allo stadio di San Siro (che si aggiunge alla speculazione degli ex scali industriali).

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