Canto della pianura è il primo
romanzo della trilogia della pianura di Kent Haruf, tutti
ambientate nella città inventata di Holt, nel Colorado. In questa
città vivono persone come ne troveresti tante, in altrettante città:
un padre di famiglia, Tom Guthrie, insegnate di storia americana al
liceo, con due figli piccoli e una moglie che passa le sue giornate a
letto, alle prese con la sua malattia.
Guthrie
A Holt c'era quest'uomo, Tom Guthrie, se ne stava alla finestra della cucina, sul retro di casa sua, fumava una sigaretta e guardava fuori, verso il cortile posteriore su cui proprio in quel momento stava spuntando il giorno. Quando il sole ebbe raggiunto la sommità del mulino a vento, l'uomo rimase a guardare la luce che si faceva sempre più rossa sulle alette d'acciaio e sulla coda, alte sulla piattaforma in legno.
C'è poi una ragazza, studentessa al
liceo dove insegna Guthrie, che aspetta un figlio, da un ragazzo
conosciuto ad una festa.
Victoria Robideaux
Ancora non era sveglia e se lo sentì arrivare nel petto e in gola. Quindi si alzò in fretta da letto, con le mutande bianche e l'enorme maglietta bianca che indossava di notte, corse in bagno, si accovacciò sulle piastrelle del pavimento, togliendosi i lunghi capelli dalla faccia e dalla bocca con una mano e aggrappandosi con l'altra al bordo della tazza, scossa dai conati di vomito.
Il padre se ne è andato e la madre,
indifferente alla sua situazione, l'ha messa alla porta.
Sai cosa penso, signorina? Chiese la donna.
La ragazza si passò di nuovo sul viso la salvietta umida.
Penso che tu ti sia fatta mettere incinta. Penso hge tu abbia un bambino in pancia e sia questo che ti a vomitare.
Sempre tenendosi la salvietta sul volto, la ragazza guardò la madre allo specchio.
E' così.
Mamma.
E' così, non è vero?
Mamma, basta.
Ma brava, stupida puttanella.
I due figli di Tom si chiamano Ike e
Bobby e sono già molto più adulti della loro età di quanto
dovrebbero essere, per la malattia della madre, per la cattiveria
gratuita delle persone con cui hanno a che fare quando consegnano i
giornali in città, il Denver news: il barbiere che non li vuole
pagare, la vecchia signora Stearns che ha solo bisogno di compagnia,
il bigliettaio della stazione con le sue fissazioni ..
Ike e Bobby
Montarono in bicicletta, dal vialetto uscirono sulla ghiaia di Railroad Street e si diressero a est, verso la cittadina. L'aria era ancora fresca, odorava di letame di cavallo e alberi e erbacce secche e polvere nell'aria e qualcos'altro che non avrebbero saputo definire. Sopra di loro, un paio di gazze si dondolavano schiamazzando sul ramo di un pioppo nero..
Sono questi i protagonisti principali
delle storie raccontate in questo romanzo, storie semplici ma non
storie banali: la difficile prova nell'affrontare una gravidanza e i
pregiudizi di una piccola cittadina di provincia:
Ah, i giovani. La notte devi andare a letto. Prese le monete e le mise nei diversi scomparti. E sto parlando del tuo letto.
E' quello che faccio, rispose la ragazza.
Certo, disse Alice. So come vanno queste cose.
La fatica nell'affrontare studenti come
quel Russell Beckman, indifferenti allo studio, che in molti
insegnanti vorrebbero promuovere solo per non vederselo più tra i
banchi.
La difficoltà nel crescere senza un
madre, senza una carezza, senza un sorriso dolce.
Ma in questo piccolo paese, ci sono
ancora persone disposte ad aiutare il prossimo: come Maggie Jones,
insegnante come Guthrie, che accoglie Victoria in casa e la ascolta:
la storia di quella estate, di quel ballo con quel ragazzo, le sere
passate andando in giro con la sua macchina
E poi l'amore. Ne parlò molto brevemente. L'odore di lui vicinissimo, il suo dopobarba, il tocco delle sue mani e l'urgenza in ciò che facevano e dopo, qualche volta, una breve, tranquilla chiacchierata. E poi, sempre, il ritorno a casa.
Si, disse Maggie. Ma lui chi era?
Un ragazzo.
Certo, tesoro. Ma chi?
Non mi va di dirlo, rispose la ragazza. Ad ogni modo lui non lo vorrà. Non lo riconoscerà. Non è quel genere di persona.
Un romanzo di storie semplici, storie
di dolore, di vuoti che non si colmano, di persone che mancano e
anche storie di solitudini. Come la vita che fanno i due fratelli
McPheron, Harol e Raymond, fattori con una fattoria a poche miglia
dalla città. Una vita da soli dopo la morte dei genitori
cinquantanni prima.
Una vita senza aver la possibilità di
preoccuparsi di altre persone se non loro stessi: ma forse la vita
può riservare a loro una seconda possibilità
Maggie Jones si abbottonò il cappotto e si sedette
- Sono venuta a chiedervi un favore.
Ah sì? Disse Harold. Be', fai bene a provarci.
Di che si tratta? Domandò Raymond.
Una ragazza che conosco ha bisogno di una mano, disse Maggie. E' una brava ragazza, ma si è messa nei guai. Credo che potreste aiutarla. Vorrei che ci pensante e mi faceste sapere.
[..]Ha diciassette anni, disse Maggie Jones. E' incinta di quattro mesi e non ha marito.
Be' in effetti, disse Harold. In effetti pare proprio un guaio.
Due fratelli che
nella loro vita non hanno visto altro che vacche, vitellini, mercati
e poco altro e una ragazzina di diciassette anni, con un bambino in
grembo.
Oh, so che sembra una pazzia, disse lei. Suppongo che lo sia. Non so. E nemmeno mi importa. Ma quella ragazza ha bisogno di qualcuno e sono pronta a fare qualsiasi cosa. Ha bisogno di una casa per questi mesi.
E anche voi – sorrise – dannati vecchi solitari, avete bisogno di qualcuno. Qualcuno o qualcosa di cui prendervi cura, per cui preoccuparvi, oltre a una vacca fulva. C'è troppa solitudine qui. Prima o poi morirete senza aver avuto neppure un problema in vita vostra. Non del tipo giusto, comunque. Questa è la vostra occasione.
Una follia, ma una follia che cambierà
le vite di tutti i protagonisti, dai due vecchi che impareranno a
prendersi cura di una persona e diventeranno quasi padri. Nonostante
le maldicenze in paese, nonostante non sappiano nemmeno come
comportarsi con una donna, di cosa parlarle.
Cambierà la vita di Tom, anche lui di
fronte ad una seconda possibilità di amare una donna.
Cambierà, portandoli nel mondo degli
adulti, la vita dei due bambini e di Victoria.
Mi sembra una follia andare a vivere laggiù con due vecchi.E' vero, disse Maggie. Ma questi sono tempi folli. Certe volte penso che ci siano mai stati tempi più folli di questi.
Sono storie
semplici quelle raccontate da Kent Haruf con la sua scrittura
delicata, mai sopra i toni, sia quando deve parlare d'amore, in tutte
le sue sfaccettature, sia quando deve parlare della natura attorno ad
Holt, del bestiame, del tramonto sulla campagna, delle notti
invernali sferzate dal vento.
Un stile lineare,
che si accende solo nei dialoghi e che talvolta appesantisce la
scrittura (nei successivi romanzi, Haruf ha imparato anche a
togliere, da quanto scrive).
Un romanzo corale,
a più voci, come il canto medioevale che sta dietro il titolo del
libro, “plain song”: tutti i problemi delle nostre vite possono
essere risolti solo se stiamo insieme, senza rancori, senza
pregiudizi, senza vivere le proprie vite in modo superficiale.
Buona lettura!
La scheda del libro sul sito di NN
Editore
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