08 luglio 2020

Il libro dei sogni già vecchi

Nel DL semplificazioni, "salvo intese" troviamo soldi per le grandi opere, un contentino al sud e un bel boccone per le regioni del nord, per tenersi buoni tutti.
Modello Genova con commissari "amici" per una serie di opere tra cui anche il completamento della Pedemontana, sia quella veneta che quella lombarda.
Il ritorno del Ponte (non pensavo avesse tanti sponsor) e del TAV.

E poi, sempre notizia di questi giorni, si è votato il rifinanziamento delle missioni militari e per gli aiuti alla guardia costiera libica.
Dopo il regalo ai gestori dei lidi, la cui concessione è stata prorogata per anni (alla faccia del libero mercato che è libero solo quando conviene).

Dal Fatto Quotidiano del 7 luglio:
Ed eccoli gli affari d’oro. Per il Twiga di Marina di Pietrasanta (quasi 4.500 mq), dove si spendono mille euro al giorno, il proprietario Flavio Briatore (Daniela Santanchè è una socia) paga 17.619 euro di canone allo Stato, contro 4 milioni di fatturato. Un anno e mezzo fa l’imprenditore ha acquistato la concessione dalla storica famiglia di proprietari a 3,5 milioni di euro. Al Papeete (5 mila mq e 35 euro per due lettini e un ombrellone), lo stabilimento romagnolo reso famoso da Matteo Salvini, lo scorso anno i ricavi sono volati a 3,2 milioni, ma il canone – riporta il Corriere – è rimasto fermo a 10 mila euro. Secondo il report di Legambiente, a Santa Margherita Ligure, il Lido Punta Pedale versa 7.500 euro all’anno; a Forte dei Marmi il Bagno Felice 6.560 euro per 4.860 mq; il Luna Rossa di Gaeta 11.800 euro per 5.381 metri, mentre il Bagno azzurro di Rimini ne versa 6.700. In Sardegna, per la spiaggia di Liscia Ruja, l’hotel Cala di Volpe paga 520 euro all’anno. Della proroga al 2033 ne beneficeranno di certo i 71 stabilimenti di Ostia (10 km di spiaggia) che, a fronte di ricavi da 300 mila euro, pagano tra i 20 e 40 mila euro l’anno. La giunta capitolina di Virginia Raggi sta portando avanti la battaglia per abbattere gli stabilimenti e le strutture abusive.

Non dimentichiamoci poi del finanziamento alle scuole private, che sono private ma poi anche loro vanno avanti grazie ai fondi pubblici.
Il ponte di Genova verrà probabilmente lasciato ai Benetton, nessuna revoca della concessione ..
Insomma, non si capisce come mai tutti vogliano cacciare Conte e mandare a casa questo governo: perché non da risposte ai cittadini?
O forse sono solo pressioni per far approvare le leggi che interessano (e non toccare certi privilegi)?

Non si è toccato il settore della sanità, sul mondo del lavoro si son fatti pochi passi in avanti (e ora sono tante le pressione per tornare ad avere mano libera su licenziamenti e contratti a termine), sui decreti sicurezza niente.

La semplificazione di Conte è stata chiamata il libro dei sogni e forse è vero. Ma sono sogni che anche altri hanno spacciato, tutti quelli che oggi puntano il ditino.

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