16 luglio 2020

La sinistra riparta da?

Da dove dovrebbe ripartire la sinistra?
Da quell'area politica che vorrebbe l'alleanza con Berlusconi, invocata da De Benedetti in un'intervista al Foglio (ex giornale berlusconiano poi renziano)?
Dal sindaco di Milano Sala che si lamenta dello smart working perché gli toglie dei consumatori dalla sua città: che deve essere green, ma senza esagerare. 
Da quelli che dovevano cambiare i decreti sicurezza, perché non possiamo dimenticarci del rispetto dei diritti umani.
Da quelli che, vergogna, vendiamo armi all'Egitto nonostante non abbia aiutato i magistrati nel caso Regeni (torturato dai servizi egiziani).
Da quelli che si fanno vanto delle leggi fatte sul lavoro, quel mondo dove ci sono persone pagate pochi euro all'ora in un call center in un sottoscala.
Da quelli che oggi si lamentano della soluzione trovata dal governo su Aspi e sul Ponte Morandi a Genova (che consente a tutti di festeggiare eccetto forse i parenti delle vittime), perché torna lo stato imprenditore, perché tanto paga sempre pantalone ...

Ecco: sono morte 43 persone, per un incidente causato dalla cattiva manutenzione non fatta dal gestore privato che si è preso le quote di Aspi a debito, non facendo un vero investimento e guadagnando profitti milionari sfruttando anche i contratti vergognosi firmati da diversi governi (l'ultimo dei quali del governo Berlusconi nel 2008).

Servirebbe un maggior nei confronti degli italiani e dei parenti delle vittime.
Perché non è un esproprio, come si lamentano oggi i Benetton su Repubblica: è una concessione, non è roba loro.
L'espressione usata  "siamo stati trattati peggio di una cameriera" dice molto sulla visione classista della nostra classe dirigente.

Ecco, la sinistra riparta da? Da chi?

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