06 marzo 2021

Il codice della vendetta di Pasquale Ruju

 

La vendetta deve essere proporzionata, prudente e progressiva. 

Antonio Pigliaru, Il codice della vendetta barbaricina

Il codice della vendetta è il terzo romanzo dello scrittore sardo Ruju con protagonista il fotografo reporter Franco Zanna: fotografo, paparazzo, ladro di scatti che immortalano la bella vita dei vip in vacanza nella sua Sardegna, ma anche di scatti che raccontano della piaga degli incendi boschivi e del racket che sta dietro.

In questo scopriamo un altro pezzetto del suo passato, del perché ogni tanto deve abbandonarsi al “nero”, stordendosi con alcool per non riuscire a gestire il peso del suo passato.

Quando, anni prima, per una foto imbarazzante per un politico, dovette abbandonare la donna che amava, Carla, incinta della sua bambina, Valentina.

Dietro quel politico c'era una storia di corruzione, di ndrangheta, di un boss che gli aveva fatto una promessa, o abbandoni la tua famiglia, la tua donna, oppure te la uccidiamo davanti agli occhi: il giovane reporter Francesco Livio Zannargiu quella notte aveva cessato di esistere, “Il Nero era apparso nella mia vita quella notte. Il Nero, che mi aveva spinto a varcare il mare” e a diventare Franco Zanna, fotografo a porto Sabore.

Ma ora, dopo la morte del boss, Franco ha potuto riavvicinarsi a Carla e Valentina, spiegandolo loro con calma tutti i perché: perché quell'abbandono, perché quegli anni di silenzio .

Carla. Non la vedevo da diciassette anni.

«Abbiamo un po’ di cose da dirci, non credi?» domandò a bassa voce.

Lo credevo, sì. Un po’ di cose. Oh, mio Dio, pensai ancora una volta. E adesso?

E adesso è il momento di provare a recuperare tutto il passato che non c'è stato, quella parte di vita che è stata persa, gli affetti, le gioie, i dolori.

In Sardegna, nella piccola stamberga di Zanna e a casa di zio Gonario, che ora vive una vita da latitante per una vendetta consumata anni prima, che ospita la nipote Valentina.

Ma il passato è destinato a tornare a far visita a Zanna: all'aeroporto di Cagliari, dopo aver accompagnato Carla a prendere il volo per Torino, in mezzo alla folla dei turisti una persona che Zanna non aveva dimenticato

.. mi si gelò il sangue nelle vene. C’era un uomo, in mezzo a quella piccola folla. Media statura, robusto, con le spalle molto larghe.

Alfio di Girolamo, detto il catanese, braccio destro del boss Marcello Nicotra (un personaggio che avevamo già incontrato nel romanzo “Un caso comegli altri”). Che affari sporchi sta portando avanti in quel momento? Impossibile che lo stiano cercando, difficile che dopo tanti anni si ricordino ancora di lui..

Rivedere “il catanese” suscita in Zanna un desiderio di vendetta, un “sentimento atavico, omicida” per quella parte della sua vita che non ha potuto vivere.

Mentre è alle prese con questi pensieri, il fotografo Zanna deve tornare in azione: una vecchia gloria della musica pop latino americana farà un concerto per la fine della stagione estiva, a Porto Cervo, una festa con tanto di ospiti eccellenti, politici calciatori e soubrettine. E paparazzi come Zanna che dovrà portare a Irene, la sua datrice di lavoro (con cui anni prima aveva avuto una storia), qualche bella foto.

Ma alla festa succede qualcosa: il Divo, assieme alla sua bellissima fidanzata colombiana, Delicia, è stato vittima di un furto nella sua stanza presso il resort la nuova Ginestra, una struttura esclusiva realizzata sulla splendida costa da un amico di Zanna.

Non solo, in mezzo ai vai vip, politici di vecchio e nuovo corso, Zanna riconosce in mezzo alla folla proprio il catanese.

Il Catanese. Anche lui si trovava nel locale. Rabbrividii. Non ce la vedevo, quella carogna, a prendersi una serata libera per andare a sentire un concerto. Perché era lì?

Quello che all'apparenza sembra uno dei tanti furti negli alberghi dell'isola si trasformerà in un intrigo pericoloso, dentro cui rimarrà invischiato lo stesso Zanna, anche in modo inconsapevole, per colpa di una foto scattata dentro la stanza del cantante dove compare un dettaglio che non avrebbe dovuto esserci.

La bella Delicia Dolores, la fidanzata del Divo, viene uccisa in Colombia: torturata e uccisa e il corpo fatto a pezzi, come se l'assassino volesse lasciare un messaggio.

Strani personaggi iniziano ad affacciarsi a porto Sabore: una coppia di milanesi in vacanza, con cui Zanna avrà anche uno scontro e poi uomini del catanese che vengono a chiedere proprio a Zanna di quei signori milanesi. Cosa sta succedendo?

Cosa sta dietro il furto al resort? Senza rendersene conto, Zanna si ritrova dentro questa brutta storia, di traffici pericolosi e di gente con pochi scrupoli e pochi problemi ad uccidere.

Forse è arrivato il momento di portare a termine la sua vendetta contro il catanese, ma per questo c'è bisogno dell'aiuto di zio Gonario, che anni prima ha portato a termine la sua, di vendetta, votandosi così ad una vita da latitante.

«La vendetta, France’, è una faccenda seria». Parlava per esperienza, e io lo sapevo bene.

«Ci sono cose che vanno fatte» proseguì. «Dolori che non passano con il tempo. Omines de malu sambene il cui ricordo ci perseguita.»

La vendetta deve essere proporzionata all'offesa e al dolore subito e deve essere rivolta solo alla persona che ti ha arrecato quel dolore. Questo sta scritto nel codice della vendetta barbaricina, quello di cui aveva scritto negli anni cinquanta il giurista Antonio Pigliaru.

E vendetta sarà, rispettando il codice e cercando anche di salvare la pelle.

In questo romanzo si parla della Sardegna, della maledizione della sua bellezza che la rendono meta turistica per un turismo ingordo, che attira come avvoltoi anche interessi criminali, che vedono nell'isola solo terreno di conquista per speculazioni che non portano ricchezza alle persone.

Persone abituate a vivere secondo un proprio ritmo, in cui è radicato il rispetto di vecchie tradizioni, anche alcune che potremmo catalogare come riti barbari, come il codice della vendetta.

Ma sono codici e riti nati in un contesto dove lo stato, come ente amministrativo che regola la giustizia e il rispetto delle leggi, era qualcosa di lontano.

Un contesto in cui le relazioni sociali tra persone cresciute assieme, hanno un valore profondo.

Arrivati a fine lettura, nella pagina dei ringraziamenti, Pasquale Ruju ci rassicura del fatto che il viaggio assieme a Zanna (con cui si fanno compagnia da 4 anni) è destinato ad andare avanti.

Buona lettura!

La scheda del libro sul sito di Edizioni e/o

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