In Europa in questo momento sono in costruzione solo due centrali nucleari di terza generazione: a Flamanville in Francia (in un sito dove esistono già due reattori di seconda generazione) e in Finlandia a Olkiluoto .
Sono due progetti nati nei primi anni di questo millennio e la loro realizzazione è ancora lungi dall'essere completata, per il crescere dei costi (il terzo reattore francese costerà alla fine almeno 19 miliardi).
Quando si parla di nucleare e di centrali di quarta generazione, al momento tutto in fase sperimentale, si parla di questo.
In Italia, tra l'altro, ancora non abbiamo risolto il problema del sito dove interrare le scorie del nostro passato nucleare.
Parlare oggi di centrali nucleari in Lombardia (anziché di sanità territoriale) significa essere alla frutta (e sto parlando di Salvini) oppure significa solo spingere ancora per il consumo delle energie fossili (e qui parlo del ministro della non transizione Cingolani).
Il nucleare padano, per difenderci dal nucleare di importazione che ruba il lavoro a quello italiano, da chi sarebbe gestito?
Da Fontana o da Gallera? O dai manager nominati per tessera politica?
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