Un altra avventura del Gorilla, che ci porta da Milano a Buenos Aires, passando per i boschi di Varese, per seguire le fila di un'indagine che tocca tanti (forse troppi temi): dai rapimenti della Cia, alle morti delle bestie di satana, al traffico di armi ....
Una miscela di contenuti di situazioni da far perdere l'orientamento al lettore: ma questo è lo stile di Dazieri, ironico e pungente, avventure ai limiti dell'impossibile e pagine piene di “amarcord” per un periodo passato.
Torniamo alla storia: il Gorilla riceve l'incarico di rintracciare una ragazza, Sabina, che aveva conosciuto ai tempi della militanza nei centro sociali, nei primi anni 90. Il datore di lavoro è un ex amico, Sammy, costretto ad una sorta di prigionia in casa per la sua malattia, la Sensibilità Chimica Multipla: ex frequentatore di centri sociali come Sandrone, poi diventato erede di un'immensa fortuna. Sabina è stata la sua fidanzata, di cui ha perso le tracce anni addietro, dopo che questa è partita per l'Argentina. Sammy, col ricatto di rivelare la sua doppia personalità (il Socio), costringe il gorilla a mettersi sulle sue tracce.
La parentesi in Argentina è breve ma sufficientemente movimentata, come il ritorno a casa, dentro la stiva della nave: all'interno della stiva nasce una delle riflessioni più amare, su altri viaggi, fatti dai clandestini “pensavo a tutti i clandestini che non ce l'avevano fatta, e aspettavano sul fondo che la rete di qualche pescatore li riportasse a galla”.
Ma in Italia non può rilassarsi: con un'accusa di omicidio sul capo (la morte di un'amica di Sabina), è costretto ad indagare da solo e di nascosto. E scopre una scia di delitti, di giovani ragazze che forse porta proprio al suo ex amico-nemico Sammy. Chi è il serial killer? Riuscirà il nostro eroe a farla franca?
Un noir dal ritmo vertiginoso e spietato, tra poliziotti ottusi, ambigui personaggi dei servizi e tutto il sottobosco di una Milano da bere (manager, modelle, buttafuori ..) che Dazieri ritrae in modo ironico e tagliente. Fedeli compagni (o rassegnati forse) compaiono, come nei precedenti libri di Dazieri, Marco l'Elefante, l'avvocato Mirko Bastoni, Alex e Padre Molinas. L'unico appunto che si può fare è che alcune parti della storia sono state inserite nel libro quasi “tirandole per i capelli”: come la questione delle redention della CIA, i rapimenti dei sospetti terroristi. Come se Dazieri ne avesse voluto parlarne a tutti i costi.
Noir dalle cui pagine emerge però un Gorilla più malinconico e riflessivo (rispetto alle precedenti avventure), che deve fare i conti con gli anni che passano, le cicatrici che aumentano sul suo corpo, e con un scorta di memorie del suo passato che inizia a pesare.
Metterà la testa a posto Sandrone alias il Gorilla? Speriamo (come lettori affezionati) di no.
I link su bol e ibs; il sito di Sandrone Dazieri
Technorati: Sandrone Dazieri, letture Aldo
Nessun commento:
Posta un commento