Narrativa aviaria – il viaggio dei sogni
Il calduccio dei treni spesso, quando non provoca cali di pressione, mancamenti o altri malanni, porta i polli, pardon pendolari, a lasciarsi andare e cadere tra le braccia di Morfeo. Che è modo un po' poetico per dire che che il treno facilita il sonno. A quanti di voi sarà capitato, almeno un volta siate sinceri, di poggiare la testa sul sedile (sempre che siate seduti) e di dire “solo un minutino, giusto un minutino per chiudere gli occhi ..”. E di ritrovarvi col vicino che vi scuote brutalmente perché vi siete messi a russare o, peggio, perché nel sonno la testa si è appoggiata sulla di lui (o di lei) spalla. Anche chi scrive ha provato questa sensazione: per un colpo di sonno, durante un invernale ritorno a casa, venne colto da un colpo di sonno. Non ci fu niente da fare. Né le chiacchiere delle persone davanti, né il libro che mi ero portato dietro furono capaci di trattenermi. Mi risvegliai molto dopo la mia fermata: non ci sono parole per descrivere il panico che monta quando non si riesce a riconoscere il paesaggio che si vede dal finestrino. E nemmeno la vergogna che segue: perchè, una volta svegli, le persone che ti trovi davanti, ti guardano come se sapessero che ti sei perso ... Quella volta mi ero ritrovato a Pontelambro: me ne uscii con una vile scusa “oggi vado a trovare dei parenti ...”. Una figura seconda solo a quella che aveva fatto, una volta, quando era andato a cena in un ristorante Giapponese con una cane Pechinese.Questo preambolo per dire che, se anche i ricchi piangono, anche i polli dormono: d'altronde guardatevi attorno. Se non è il vicino di posto, qualcuno nei posti accanto sta dormendo. E cosa sognano? Andiamo a scoprirlo.
Il nervoso
Il sogno del nervoso? Semplice: una carrozza perennemente vuota, climatizzata, con un'accogliente sedile (preriscaldato) pronto ad accoglierlo. Una dolce musica di sottofondo (Enya o qualcosa del genere new age) e un aroma di fiori di campo a completare il quadro idilliaco. Il nervoso sognava anche di essere accolto da un'hostess in tenuta da cerimonia, che lo accompagnava al suo posto ... Ovviamente nessun rompiscatole attorno. Né animali né civili. L'unica cosa che poteva tollerare era il controllore che, circa a metà viaggio, passava col minibar portatile “Caffe, briosc, cocco fresco!”. Il nervoso era ghiotto di cocco fresco.
Il lettore
Il lettore era cresciuto leggendo i fumetti di Paperino e Topolino. Un'immagine l'aveva sempre colpito: zio Paperone che si tuffava nel suo oro e nuotava felice dentro quella piscina di monete sonanti. E l'aveva trasposta tenendo presente i suoi desideri: immaginava di vivere dentro un'immensa biblioteca, costruita ad immagine e somiglianza del deposito di Paperone. In questa immensa biblioteca avrebbe costruito una piscina riempita di libri (magari non le edizioni cartonate, perché un po' scomode) e ci si sarebbe tuffato dentro. Ecco questo era il suo sogno: potersi immergere nei volumi dei suoi scrittori preferiti, da Camilleri a Lucarelli, Forsyth, Harris (Thomas e Robert), Dazieri, Ammaniti, Biondillo ... nuotare a rana, stile libero e a farfalla ...
Innamorato
L'innamorato anche nei sogni vedeva la sua bella ... sempre più bella anche nei sogni. Lui cercava (senza sforzarsi troppo, in verità) di cercare di dimenticarsela. Cercava di sedersi lontano, di non gettare occhiate furtive ... ma non c'era niente da fare. Come sarebbe bello spingere un bottone e ripulirsi il cervello. Levarsi dalla testa quelle labbra morbide, quelle caviglie sottili, quegli occhi perfidi e ammaliatori. Un bel lavaggio del cervello. Se lei fosse nel cervello. Ma non è la.
Gli si era piantata come una scheggia di vetro nello stomaco.
Kallaghan
Anche il nostro determinato controllore aveva un sogno, che faceva ad occhi aperti: era nato dopo aver visto il film “All'ultimo minuto” con John Voight. Un treno impazzito che viaggiava senza macchinista. Poter salvare treno e viaggiatori arrampicandosi sopra i vagoni e frenare il treno prima della stazione finale. Un sogno troppo impossibile.
L'innamorato
L'innamorato sognava di essere un rude cow boy, a Sonora, laggiù nell'Arizona. Degli indiani crudeli, feroci cacciatori di scalpi, gli avevano rapito la sua bella (la biondina). Sognava di entrare di soppiatto nell'accampamento sioux, col coltello tra i denti e la pistola colt nel cinturone. L'eroe sa che dovrà eliminare Belli Capelli, il feroce capo degli scotennatori, in realtà un vile calvo che odiava tutti i capelloni e che copriva la sua pelata con enormi parrucche realizzate con i capelli dei nemici catturati. E mentre gli odiati indiani iniziavano il rito della tortura contro la sua amata biondina, legata ad un albero illuminato dal chiaro di luna, arrivava lui e li sterminava tutti. E poi .... si svegliava sempre sul più bello!
L'ipocondriaco
Beh l'ipocondriaco aveva un chiodo fisso, un sogno che lo accompagnava da anni: rimanere bloccato dentro una farmacia, dopo l'orario di chiusura e avere a disposizione tutti quei barattoli, quei flaconi, le pastiglie, le medicine da provare. Poter sperimentare così cocktail mai visti né sentiti ....
L'innamorato
Lui è un avventuriero che accompagna la bella esploratrice nell'isola misteriosa: improvvisamente vengono circondati da dei feroci cacciatori di teste che rapiscono la sua compagna e lo lasciano legato ... La bella esploratrice sarà offerta come preda all'enorme gorilla King Kong, per saziarne l'ira funesta. Lei è legata per il feroce rito, il gorillone si sta avvicinando, il nostro eroe è da solo e deve fermarlo e... beh forse come sogno è un tantinello azzardato. Il nostro innamorato, quanto a fantasia non era secondo a nessuno, ma in quanto a coraggio, lasciava molto a desiderare. Anche nei sogni.
Il cane dell'uomo col cane
Così come i polli sognano, anche i cani sognano ... primo di non dover più viaggiare su quegli scomodi treni. “Ci sono già gli uomini che lo fanno, perchè anche noi?”. Secondo: enormi viali lungo i quali lasciare i propri ricordini (o ricordoni a seconda delle esigenze). Terzo: bagni privati per cani sui treni ....
Il sogno di tutti i pendolari
Se fino ad ora abbiamo scherzato, ora siamo seri. Il sogno di tutti i pendolari è svegliarsi senza la preoccupazione del viaggio verso Milano, viaggiare comodi su treni che arrivano in orario (qualche volta in ritardo, ma solo qualche volta!), puliti e sicuri. Treni che non vengono bloccati da un po' di neve o di pioggia ...Perché se sognare è Rock, viaggiare con le Nord è lento!
P.S: nel racconto è stato riportato un brano di un libro di Niccolò Ammanniti. Sapete indovinare quale? Il premio per il vincitore sarà un viaggio gratis sulla tratta Asso Milano, il 31 dicembre 2005, sul Regionale delle 23:09 da Arosio. Capodanno sulle Nord: vieni anche tu, le Nord ti aspettano!
2 commenti:
Molto belle le righe dedicate all'innamorato, mi ricorda Emily Dickinson e una cosetta che ho postato da poco! Ciao
Io spesso sogno di finire oltre il capolinea e puntualmente il sogno si realizza.
Ho visitato più depositi ATM io di un graffitaro.
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