23 ottobre 2008

Il pugno duro (contro i naviganti)

Berlusconi lancia la sfida agli studenti che protestano.

«Ecco il mio avviso ai naviganti: non permetteremo di occupare le scuole pubbliche e le università». [..]
«Occupare non è un fatto di democrazia ma un atto di violenza di una minoranza nei confronti di chi vuole studiare e frequentare regolarmente le lezioni. I diritti dei cittadini saranno fatti rispettare e chi commetterà reati è avvisato – dice il premier –. Oggi (ieri, ndr) prima di partire per la Cina incontrerò il ministro dell’Interno Roberto Maroni e darò disposizioni su come intervenire attraverso le forze dell’ordine affinché non venga bloccato il regolare svolgimento delle lezioni».


Se il governo crede di essere nel giusto, se gode dell'appoggio del 70% degli italiani, perchè si dovrebbe preoccupare di pochi scalmanati?
Se Berlusconi sostiene che gli studenti ne sappiano poco o nulla della riforma della scuola e che protestino per niente, allora perchè non usare gli spazi televisivi (sui quali spopola) per informare gli studenti?
E, tornando sulla violenza, violenza è quella del G8, l'irruzione alla Diaz, le torture del carcere di Bolzaneto.

Veramente questo governo vuole portare avanti la politica del pugno di ferro contro studenti, insegnanti, universitari?
L'evocazione degli anni 70 porta alle immagini di piazze piene del fumo dei lacrimogeni, dei sanpietrini usati come armi contro i poliziotti, delle manganellate e della teste spaccate.

A chi giova questa violenza? Solo a nascondere i veri problemi e responsabilità.
E i primi scricchiolii del governo
: che affonda sulla questione Alitalia, che si becca il niet di Sarkozy sul clima e lo stop sul prestito ponte servito per il salvataggio Alitalia.

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