Il sindaco di Verona Tosi è un razzista.
Almeno in appello.
Da tempo si difendeva dicendo: sì, mi hanno condannato in primo grado, ma in appello vincerò. E invece no.
Anche la corte d'appello di Venezia ha condannato a due mesi di reclusione, pena sospesa, il sindaco di Verona Flavio Tosi per violazione della Legge Mancino. Assieme ad altri cinque esponenti leghisti, Tosi è stato riconosciuto colpevole di propaganda di idee razziste per aver dato vita nell'estate 2001 a una raccolta di firme per sgombrare un campo nomadi abusivo nel capoluogo scaligero.
Vediamo le la notizia avrà lo stesso peso dei 100 euro di multa a Travalglio.
2 commenti:
quindi in Italia il delinquente è chi raccoglie FIRME per sgomberare un campo nomadi ABUSIVO, non chi ha costruito il campo nomade abusivo.
se domani mi costruiscono una casa abusiva di fronte a casa quindi non posso andare in comune a denunciare il fatto se no condannano me. strano paese l'italia...
ciao
Matteo
ps: Aldo scommettiamo che se io o te facciamo qualcosa di abusivo non accuseranno mai di razzismo quello che ci denuncia?
Il campo era sgomberabile perchè fatto dai Rom; se fosse stato fatto da itaiani col cavolo che si raccoglievano firme.
Poi, la sentenza l'ha scritta un collegio di giudici in appello.
I fatti contestati risalgono al 2001, quando il giovane e rampante leghista - all’epoca consigliere regionale del Carroccio - guidò una campagna contro alcuni insediamenti rom in riva all’Adige al grido di «gli zingari devono essere mandati via perché dove arrivano ci sono furti».
Abbastanza per parlare di discriminazione
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