16 giugno 2009

La danza del gabbiano di Andrea Camilleri

Confesso di esser rimasto un pò stupito da questo ultimo romanzo di Camilleri: c'è una violenza, nei toni, nella storia, che mi non mi aspettavo.Come se l'autore avesse assorbito la dose violenze che quotidianamente leggiamo (magari senza rimanere particolarmente impressionati) dai giornali e ce l'avesse riversata nelle pagine.

Violenza di cui la danza del gabbiano morente è solo una piccola metafora. La cima di un iceberg di un paese in cui si muore nei cantieri, in fondo al mare come gli immigrati respinti. In cui la politica chiacchiera chiacchiera e non risolve nulla.

E il commissario si ritrova sempre più solo (Livia è giusto una apparizione) e in competizione persino con l'attore protagonista della serie televisiva, oltre che con se stesso, il "Montalbano primo" e "Montalbano secondo". La storia inizia con la scomparsa del fido Fazio, sparito dietro una sua inchiesta su un probabile contrabbando (armi?, droga?) che coinvolge i pescherecci che sbarcano sul porto.Indagine che era partita dalla confidenza di un'amico di Fazio, ex ballerino, e che man mano si allargherà ai pescherecci del porto, alla mafia, alle sue amicizie influenti.

Un'indagine che ruota attorno a pescherecci coinvolti in traffici illegali; mafiosi e politici in affari coi mafiosi; morti gettati nell'oblio di pozzi abbandonati. Amori veri che si devono nascondere e amori falsi (che coinvolgono Montalbano in prima persona) che si devono mostrare.

Stanze di tortura, dove Montalbano (complice la vicchiaia?) rivive uno "sconcerto metafisico" delle scene di violenza animale. Anzi, nemmeno animale. Montalbano sempre più solitario nelle sue indagini (nemmeno Fazio lo può aiutare come si è detto), questo libro si apre e si chiude sulla verandina della casa di Marinella, davanti alla spiaggia. Ultimo rifugio di fronte all'orrore della realtà.

P.S. il double scrocson non esiste, ho controllato.

Il libro sul sito di Vigata.
Il link per ordinare il libro su ibs.
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