Tocca pure chiedere scusa a Mastella e Rutelli per i voli di stato.
La procura stabilisce, usando sentenze della Cassazione, che basta che ci sia una personalità a bordo, affinchè non ci sia peculato e abuso d'ufficio.
La prossima volta che devo partire per le vaccanze mi aggrego alla compagnia. Un pò come per il viaggio di Craxi in Cina (vi ricordate la battuta di Grillo "ma se sono tutti socialisti, a chi rubano?").
E pensare che i malepensanti all'epoca avevano scritto:
Dunque, pizzicato sull’aereo di Stato col figlio per andare in quel di Monza a vedere il Gran Premio, Clemete Mastella si difende così. Primo: era un passaggio che mi ha dato Francesco Rutelli, che andava all’autodromo in qualità di premiante. Deduzione: se vedete Rutelli aggirarsi per Roma, e dovete tornare a Milano, chiedetegli se per caso non ci debba andare anche lui in modo da farvi dare un passaggio. Eviterete così noiose file per andare all’aereoporto e al check-in.
Basta con gli sprechi, con le vacanze pagate con le mie tasche!
Pensare che qui stiamo pagando il bardo di corte e la ballerina di flamenco!
Archiviata la questione degli ospiti, rimane da chiarire ancora la questione degli aerei Fininvest usati per i voli di Stato.
P.S.: contestata la ministra Gelmini alla presentazione del libro edito da Mondadori di M. Giordano , a Milano.
"Impedire, in un Paese democratico, che si svolga la presentazione di un libro dà il senso dell'intolleranza e della prepotenza di chi vuole lasciare la scuola così com'è, opponendosi al cambiamento".
Leggetevi quello che scrivevano delle contestazioni di Prodi, al Motor Show (o anche alla Cattolica):
La Casa della libertà attacca: «Prodi chiude gli occhi davanti a una realtà che non gli piace, ma che ha colpevolmente determinato», dice l’azzurro Schifani.
Allora l'intollerante era Prodi che non accettava i fischi.
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