14 novembre 2010

Affinchè nulla cambi

Ci sono due cose che temo di più, in questo momento: la prima riguarda i problemi che il prossimo governo si troverà ad affrontare, e le misure drastiche che dovrà mettere in campo per far si che l'Italia eviti la bancarotta. Forse non era un errore quello del Financial Times, che aveva messo l'Italia tra le economie più deboli dell'Europa, assieme a Grecia a Portogallo (l'edizione online ha sostituito l'Italia con l'Irlanda). Come ne usciremo, per evitare il crollo del paese (il crollo di Pompei, il Veneto sotto l'acqua..)?

Che genere di sviluppo è lecito da attendersi, in un paese in cui si parla di tagli, delocalizzazione, cassa integrazione, ma poi si va sempre a pescare nella busta paga dei lavoratori?
La commissione bilancio ha appena approvato la "legge di stabilità": si erano detti necessari 7 miliardi, ne sono stati trovati 5. Miliardi che arriveranno dalla vendita delle frequenze del digitale (quelle nazionali sono state date gratis a Rai e Mediaset), dalla lotta alla corruzione e dai fondi FAS.
Ma sono scomparsi per il momento gli ecobonus per le ritrutturazioni domestiche, che avevano creato negli anni passati posti di lavoro reali.
Aumenteranno le spese per i pendolari, grazie ai rincari annunciati da regioni e ferrovie.
Unica buona notizia, i soldi per le scuole private paritarie sono stati trovati: 245 milioni.

L'altro timore è l'eterno gattopardismo: quando è il momento, in questo paese tutto cambia nella facciata, affinchè nulla cambi nel fondo.
Berlusconi bis, governo tecnico, maggioranza allargata, governo di responsabilità.
E dall'altra parte, l'antiberlusconismo che si alterna alla politica del dialogo e delle riforme da fare assieme. Come quelle proposte da Bersani e Violante.
Chi sarà il papa nero che prenderà le redini del paese? Draghi, Montezemolo, Fini ? Tutte persone non di sinistra. E che disegno hanno in mente i vari Casini, Rutelli e Fini? Un bel partito di centro, il ritorno della balena bianca.

Stesso spettacolo di semidesolazione che si troverà di fronte il prossimo sindaco di Milano: le tensioni che covano tra gli immigrati (saliti su una gru a Brescia e su una torre a Milano per uscire dall'ombra che il lavoro nero e la legge sull'immigrazione li costringono); le bombe ecologiche nel sottosuolo dell'area metropolitana (le bonifiche che non ci sono state), l'aria irrespirabile, il traffico; la presenza della criminalità organizzata che si è impossessata di settori economici e attività commerciali.
Ieri, proprio a Milano, succedevano due cose: alla stazione Centrale, il cardinale Tettamanzi dedicava la stazione a Suor Francesca Cabrini, che scelse di rimanere accanto agli immigrati (gli italiani che partivano per l'America in cerca di fortuna); il sindaco e il ministro degli interni invece, ad un incontro sul tema della legalità, commentavano la vicenda degli immigrati sulla gru "la legge va rispettata per tutti .. se qualcuno è stato truffato, lo denunci". E sui Rom "andremo avanti, perchè siamo persone serie".
L'accoglienza, evidentemente, val bene solo una cerimonia. E a Milano, l'anno prossimo si vota. Il tema rom, zingari, immigrati, andrà sfruttato in campagna. Guai a parlare di rischio derivati, bonifiche non fatte, rapporti politica-ndrangheta ..

Mentre a Roma si discute, nel paese le cose accadono. Un banca francese sposta il proprio settore amministrativo in India.
La Fiat con la newco punta ad una nuova forma di impresa con i sindacati silenti osservatori. Se volete il lavoro, cosi è se vi pare.
Il governo ha appena varato la norma anti precari che introduce l'arbitrato (per le cause di lavoro), il limite dei 60 giorni per impugnare il licenziamento e, dulcis in fundo, il licenziamento orale.
La lotta per i diritti e il lavoro sta contaminando le piazze: dopo Brescia e Milano, anche a Bologna sono scesi in piazza gli immigrati.
A Nocera Umbra, 1000 lavoratori della Merloni in Cassa Integrazione sono saliti in cima ad una torre. Il totale dei cassaintegrati nel settore metalmeccanico ammonta a 250000 persone, con una perdita di reddito stimata (dai sindacati) attorno a 4 miliardi di euro.
L'aumento della cassa integrazione straordinaria e di quella in deroga, indicano come siamo molto lontani dal parlare di ripresa generale.

E' morto un operaio, ferito nell'incidente all'impresa di gestione rifiuti a Paderno. Un altro incidente è capitato ieri sempre in Lombardia. C'è una legge, la 81, sulla sicurezza nel mondo del lavoro: è stata attaccata da Confindustria perchè "non è inasprendo le pene che si fa più formazione" (e dunque ci sarebbero meno incidenti).

La trattativa stato-mafia.
Un ex ministro della giustizia ammette con 17 anni di ritardo di aver annullato il 41 bis a 140 mafiosi nel 193, per timore delle stragi. Per quale ragione Conso pensava che tolto il 41 bis, sarebbero cessate le stragi, chi glielo ha detto? E' stata una iniziativa personale? Altrimenti, chi gli ha suggerito di operare così? Perchè non l'ha detto prima?

Si dice che siamo agli ultimi giorni del berlusconismo: io non lo credo. E' cambiato troppo il nostro dna perchè terminato un governo coem questo (così radicato attorno ad una sola persona), possa nascere qualcosa di diverso. Non con queste persone.

Lunedì dovrebbero essere ospiti a Vieni via con me i segretari Bersani e Fini.
Dovrebbero avere il coraggio di dire anche come è cambiato il loro concetto di destra e sinistra.
Noi ci accontenteremo di gente perbene.

E' stata liberata Aung San Su Kyi, dopo anni di prigionia: ecco vedere il coraggio di quella donna, e delle persone che sono scese in piazza per festeggiare la liberazione e manifestare contro un regime feroce (che registra e filma gli oppositori), mi rende felice. Abbiamo molto da imparare, dal popolo birmano.

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