La morte di tre operai negli impianti della raffineria di Sarroch della Saras, dei Moratti, come scintilla per raccontare di un capitalismo coloniale che con la scusa di portare il lavoro, impoverisce i territori e le comunità. Un sistema imprenditoriale familistico e oligarchico, fuori dal mercato, dalla libera concorrenza e a volte anche dalle regole.
In un fermo immagine dei quel maledetto 26 giugno 2009, si racconta della morte istantanea di 3 persone, Daniele Melis, di 26 anni, Luigi Solinas, di 27, e Bruno Muntoni, di 52 (quest'ultimo era sposato e padre di tre figli), morti asfissiati in una cisterna che doevano pulire, per aver inalato dell'azoto.
In barba a regolamenti e leggi: non si doveva usare l'azoto per pulire le cisterne, ma il vapore, ma siccome il vapore fa perdere tempo, e il tempo e denaro ... Nessun aveva firmato l'autorizzazione a bonificare le cisterne, nessuna aveva avvisato le persone della Cometa (l'azienda che aveva vinto l'appalto per conto della Saras), che si stava pompando azoto anzichè vapore dalla manichetta.
Nello stesso fermo immagine e negli istanti successivi Massimo Moratti si dedica al rinnovo del contratto dell'allenatore dell'Inter Mourino, suo fratello Gianmarco negozia un prestito con la banca Intesa SanPaolo; il numero uno della Fiat Sergio Marchionne va a Berlino per convincere il cancellere Merkel a lasciargli comprare la Opel; l'amministratore delegato di Inetesa Sanpaolo Corrado Passera è alla Scala per un pranzo con il sindaco di Milano; il presidente della stessa banca, Giovanni Bazoli, partecipa ad un consiglio di amministrazione della finanziaria Mittel; il giovane azionista della fiat Lapo Elkann sale incattedra alla IULM di Milano ; il presidnete della Confindustria Emma Marcegaglia parla in Veneto degli imprenditori suicidi; il capo di Telecom Italia Franco Bernabè annuncia nuovi esuberi ...
Pretesti di lettura
...a pagina 193
"Una delle preoccupazioni maggiori del capitalismo coloniale:guadagnare tempo e occultare il passato, anziché progettare il futuro."
...a pagina 225
"Cambierà tutto."
Massimo Moratti durante l'incontro con le famiglie dei tre operai deceduti, 27 maggio 2009
.. a pagina 234
"Non è cambiato niente. Ma non è colpa dei Moratti, la colpa è dei dirigenti che vivono e lavorano qui, e dei sindacalisti che fanno il loro gioco"
Luca Melis, fratello di una delle vittime, 7 gennaio 2010
.. a pag 123-124
"Mentre è accusata di aver far fallire un gran numero di piccole aziende, chiudendo i rubinetti del credito, la prima banmca italiana [Intesa Sanpaolo] non esita a prestare 190 milioni alla Saras per consetire ai Moratti di pagare, prima di tutto a se stessi, la cedola annuale"
Maggio 2009, pochi giorni prima dell'incidente.
.. a pag 203
"Dopo la quotazione in borsa [2006] abbiamo visto l'attenzione spostarsi dalla sicurezza ai margini del profitto"
Operaio della Sara e delegato sindacale.
.. a pag 136
"E' tutta la CGIL nazionale che tace: non un comunicato, un telegramma, una mezza battuta per i tre morti di Sarroch. In questo silenzio si legge tutta la debolezza del sindacato italiano".
.. a pag 158
"La Saras ha liberato 6 milioni di tonnellate di anidride carbonica, 1330 tonnellate di ossido di Carbonio, 4150 tonnellate di ossidi di azoto, 7390 tonnellate di anidride solforosa, 25 chili di arsenico, 16 chili di cadmio, 472 chili di cromo, 1740 chili di nickel, 17 tonnellate di benzene, 223 tonnellate di pm10".
Dati European Pollution Relase and Transfer Register, anno 2007
.. a pag 209
"L'Inter di Moratti ha perso 345 milioni nei primi otto anni e altri 905 milioni di euro nelle sei stagioni successive"
.. a pag 210
"Per ogni euro di stipendio netto lasciato in Sardegna, i moratti ne portano tre di profitto a Milano".
Michela Murgia: "Vietato parlare dei Moratti"
La scheda del libro sul sito di Chiarelettere
Il link per ordinare il libro su ibs.
Technorati: Giorgio Meletti
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