Alla fine, volendo proprio dare i punti al confronto Fini - Bersani sulla lista di valori di sinistra e destra, direi che ha vinto Bersani.
I valori che ha citato mi sono sembrati un pò più concreti e tangibili di quelli citati dal presidente Fini.
Essere di sinistra significa amare la Costituzione (la più bella), sifnifica stare bene quando anche gli altri stanno bene, dire che ci sono beni che non possono essere messi sul mercato, dire che il lavoro è la dingità sempre.
Bersani ha citato anche la dignità delle donne, il rispetto dell'ambiente (che tramanderemo ai figli), l'eutanasia, dare diritti agli immigrati, essere a favore della laicità per rispettare tutte le religioni, essere contrari alla pena di morte e ad ogni gorma di oppressione dei forti sui deboli.
Belle parole, che magari andrebbero anche applicate.
Fini, in un modo un pò scontato (a mio avviso), ha citato le missioni militari, Falcone e Borsellino (e gli altri magistrati).
Più coraggiosamente ha ribadito che essere di destra significa stare dalla parte di una legge uguale per tutti, il merito come selezione della classe dirigente, chi studia va avanti e non il più furbo. Dare a tutti le pari opportunità, è essere di desrta (ma secondo me questa è anche di sinistra).
Insomma, ad avercene una destra e di una sinistra così in Italia !
Tanto, per farci del male:
Elenco di cose che non avevamo previsto e che invece sono accadute
(leggono Fabio Fazio e Silvio Orlando)
- che dopo trent’anni non si sapesse ancora cosa è successo a Ustica
- che l’erede dei Savoia vincesse “Ballando sotto le stelle”
- che arrivando a Milano si arrivasse in Padania (Fabio: che io scoprissi ormai adulto di essere un cittadino della Padania)
- che un ex presidente della Camera presentasse “Bisturi”
- che Gheddafi piantasse le tende nel centro di Roma
- che Enzo Biagi venisse accusato di fare un uso criminoso della tivù
- che un uomo che voleva mettere nel cesso la bandiera italiana, diventasse ministro della Repubblica Italiana
- che Mike Bongiorno non ci fosse più
- che quelli di sinistra fossero entusiasti prima di Indro Montanelli e poi di Gianfranco Fini
- che ci fosse il family day. E che il family day fosse capeggiato da tutti divorziati
- che davanti al parlamento italiano sindaci e ministri si abbuffassero di pajata e di polenta
- che nei supermercati si trovassero mozzarelle tedesche blu
- che la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista si unissero in un solo partito, e uniti perdessero
- che si potesse dire di una ragazza in coma da diciassette anni: “mi hanno detto che può procreare”
- che uno scrittore, per aver scritto un libro, dovesse andare in giro con sette uomini di scorta
- che la nipote di Mubarak passasse una notte in questura a Milano
- che la nipote di Mubarak non fosse la nipote di Mubarak
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