Si poteva forse sfruttare il caso Ruby (e tutte le altre ragazze) per raccontare del dorato mondo dell'immagine che ruota attorno a cene, vip, politici e televisione.
Partire dal piccolo, i racconti di Nadia Macrì, di Ruby, l'intervista di Lele Mora (dove si dice candidamente che oramai tutto il mondo è così) e l'intervista ad Ana Laura Ribas per poi arrivare al grande.
Ovvero, chi è che sta facendo i soldi sui sogni dei ragazzi e delle ragazze, disposte a tutto (anche a sorbirsi delle cene noiose con vecchi pure bavosi pur di fare carriera)? Chi è il vero boss?
Prima di arrivare a questa risposta, la puntata di Annozero ha rivissuto quanto successo la sera di quel 27 maggio, andando a vivisezionare verbali, racconti, mezze verità e tante bugie.
Mi ha colpito, l'ultima parte della breve intervista della Ribas: alla domanda se ci siano ragazze che sarebbero disposte a incastrare il premier "la stampa è così accanita contro Berlusconi, per cui una ragazza potrebbe chiamare un giornalista e dire, ti faccio fare uno scoop".
Non fosse altro che per questo, se ci sono persone che amano il presidente, potrebbero condurlo a più miti consigli. A dirlo è stato Paolo Mieli, di certo non un giornalista che può essere tacciato di antiberlusconismo. E' opportuno che un premier interferisca in una procedura di identificazione della polizia?
E' opportuno che il suo cellulare sia dato in giro (come a Michelle, l'amica brasiliana di Ruby) come quello di una persona qualsiasi? E' opportuno che la sua scorta si occupi delle amicizie del premier (perchè alla fine pare che l'abbia fatto per un gesto d'amore, per l'amicizia verso la ragazza)?
In quale altro paese un presidente racconta una bugia (la figlia di Mubarak) e poi non chiede scusa (anche ammesso che non lo sapesse che era falso)?
Ci sono italiani per cui queste domande possono essere oziose: ma non penso che a tutti faccia piacere questo sistema, per cui basta una comparsata al Grande Fratello (o qualche foto vicino a vip e affini) per entrare nella ribalta e essere più famosi di gente che fatto la gavetta.
In studio, dopo un viaggio nel passato di Ruby/Karima (da Badolato a Letojanni), e i suoi racconti, hanno dato la loro opinione gli ospiti: gli onorevoli Ghedini, Di Pietro, Nunzia De Girolamo; i giornalisti De Concita Gregorio e Paolo Mieli.
Nelle sue indagini difensive, Niccolò Ghedini ha fatto emergere le incongruenze del racconto della Macrì (non tornano le date del viaggio in Sardegna): sarebbero tutte dichiarazioni da vagliare, prima di prenderle per vere:
"Lei è molto abile - ha premesso Ghedini simulando di voler blandire Santoro - facendo un racconto che dà per scontate cose dette dalla Macrì che però scontate non sono. È la stessa ragazza a smentirsi. Dice di essere andata ad Arcore due giorni prima del terremoto d’Abruzzo. Peccato che in quei giorni, ovvero il 3, il 4 e il 5 aprile del 2009 il presidente del Consiglio fosse a Strasburgo e poi a Praga per impegni istituzionali. E il presidente Berlusconi ha indubbiamente grandissime doti, ma non ancora il dono dell’ubiquità. "
Non ci sono mai stati stupefacenti in casa di Berlusconi (per tutti i controlli presenti); la telefonata fatta dal caposcorta era solo per informarsi su quanto stava succedendo in Questura ed effettivamente B. era convinto che fosse la nipote del presidente egiziano.
Di Pietro ha replicato che solo i giocondi possono credere che la telefonata e gli aiuti siano stato fatti solo per il buon cuore. "E' sconcio che il presidente intervenga mentre la polizia sta identificando una minorenne che è stata arrestata per furto, facendo credere con artifizi e raggiri che sta arrivando una persona per l'affido". Questo dimostrerebbe che il premier ha dei problemi mentali.
La docufiction dei fatti di quella notte, raccontava delle telefonate, dell'intervento del commissario Iafrate che ha chiesto agli agenti di interrompere l'identificazione, l'arrivo delle due ragazze (Michelle e la Minetti), la richiesta di affidamento e il procuratore dei minori che aveva disposto inizialmente di tenerla in Questura.
Chi è questa Michelle? Perchè a lei non è stata affidata la minorenne e invece alla consigliera regionale si? Come mai poi la Minetti non se la tiene in casa?
Domande.
Solo generosità, l'intervento del presidente del Consiglio? "Un giorno introdurrà il reato di generosità", ha cercato di polemizzare la De Girolamo con Di Pietro. Per fortuna il tono, almeno nella prima parte, non si è riscaldato.
Intervento che ho invece apprezzato di più è stato fatto dal direttore de l'Unità, quando ha conforntato l'atteggiamento "generoso" di B, con quello del musicista venezuelano Abreu, che pensò di riscattare la sorte di bambini, ragazze sfruttate, mettendo loro in mano uno strumento. Oggi, dopo 30 anni, il Venezuela è l'eccellenza per la musica.
Se il premier, rilassandosi la sera, sfrutta la condiscendenza di ragazze che si fanno comprare, sprando poi in un ritorno di immagine, compie un delitto politico.
Anche se l'elettorato premia Berlusconi, come ha giustamente risposto Ghedini, dovere del politico sarebbe quello di non sfruttare un sistema che mortifica le persone.
Mieli ha posto una domanda, che andrebbe approfondita: le due ragazze (Karima e Nadia) sembrano astute, non ingenue, articolano mezze verità e bugie. Chi c'è dietro? Chi le sta imboccando?
"Cacciata perchè cristiana, da un padre islamico .."
Chi vuole bene a Berlusconi, dovrebbe proteggerlo da queste donne.
Come Emilio Fede, che nell'intervista a Formigli ha raccontato di aver visto la ragazza marocchina una volta sola in Sicilia, e poi ad una festa ad Arcore.
Una ragazza vistosa, alta, nemmeno troppo bella.
Una ragazza che ha raccontato a Berlusconi dei suoi disagi sociali, ma poi, come ha anche detto il suo fidanzato, non ha mai avuto problemi di soldi (e ha anche parlato di escort). E di certo alle cene non si è presentata vestita da piccola fiammiferaia.
Una persona ambigua, in una storia piena di ambiguità. E non parliamo nemmeno una storia privata, visto il coinvolgimento della presidenza del Consiglio verso la polizia.
E ci sarebbe da discutere anche del consigliere regionale Minetti: Sara Giudice, una degli ospiti tra il pubblico, consigliere di zona del PDL, ha voluto parlare proprio di questo. Come si sceglie la dirigenza del partito? Come è possibile che questa ballerina sia finita in un listino bloccato, per avere un posto in regione a 10000 euro?
Serve aria nuova dentro il PDL, chiedeva Sara. E sicuramente, servirebbe aria nuova anche in altri partiti. Altrimenti si rischia di parlare sempre e solo di escort, corruzione, delle barzellete e delle battute del cavaliere.
Il paese che c'è fuori, forse non ha tutta questa voglia di ridere.
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