In questo paese, dove oggi discutiamo di ruffiani e prostitute (sprando che questa non sia la nostra fine), ci sono 5 immigrati da 6 giorni in cima ad una gru a Brescia.
Gli uomini che si trovano sulla gru sono Arun, 24enne pachistano da 4 anni in Italia, il connazionale e laureato con master Sajad (27 anni, in Italia da 3 anni), il marocchino Rachid (35 anni, da 4 in Italia), il 26enne indiano Singh (nel nostro paese da 5 anni) e il 25enne Jimi, egiziano da 5 anni sulla Penisola.
Lavoravano tutti in nero e hanno pagato di tasca propria i soldi per la sanatoria per colf e badanti nel 2009.
Poi, dopo la promessa di un permesso di soggiorno, è stata introdotta una norma nella legge che sbarra la strada ai clandestini.
Scontata la protesta della Lega:
"Tali soggetti, evidentemente malconsigliati dai loro agitatori, hanno perfino rifiutato una saggia proposta avanzata da Comune e Diocesi mostrando ancora una volta prepotenza e arroganza. Non possiamo più tollerare questi atteggiamenti da parte di ospiti che come tali dovrebbero comportarsi. Vogliono stare sulla gru? Ci restino senza acqua e cibo".
Quello che scoccia, ai leghisti, penso sia la visibilità che questi immigrati stanno avendo: visibilità su un tema, quello del lavoro nero e dell'immigrazione, su cui si è fatta troppa cattiva politica.
Peccato che tra loro non ci sia nessuna bella ragazza: il nostro presidente del Consiglio, uomo di buon cuore, avrebbe volentieri telefonato alla questura per intercedere.
2 commenti:
Capisco le ragioni della protesta ma gli immigrati potevano scegliersi una qualunque altra grù non quella del cantiere della metropolitana, stanno provocando una interruzione dei normali lavori con danni pari a 250.000 euro al giorno...Suggerisco di spostare la grù di Via San Faustino con sopra gli immigrati portandola in altro punto della città, in modo da far continuare i lavori del cantiere con un altra grù che sostituisca la precedente...
Saluti,
Nicola
Verissimo: ho il sospetto che abbiamo scelto quella gru, proprio per i lavoro.
Aldo
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