Quando si chiede a Manlio Milani, che nella strage di Piazza della Loggia ha perso la moglie - la teneva per mano, lei si è allontanata un atimo, appena un metro tra la folla, poi lo scoppio e lei non c'era più - quando si chiede a Manlio Milani se si aspetta giustizia dall'ultimo processo per le stragi degli anni '70 in Italia, lui risponde sconsolato di no.Però, quando si chiede al signor Milani cosa si aspetta dal processo per la sua strage - sua per gli affetti che ci ha perso, per il dolore che ci ha provato, e allora anche nostra per tutta la civiltà, la sicurezza e la giustizia che ci abbiamo perso anche noi - ecco il signor Milani dice: "almeno che si stabilisca un pò di verità".
Carlo Lucarelli, nella introduzione alla puntata di Blu Notte "Piazza della Loggia, il luogo della memoria".
E forse, anche le la giustizia non è stata in grado (o anche non ha voluto nel passato) darci i nomi dei responsabili e degli autori delle stragi, le sentenze comunque qualcosa raccontano sulle stragi e sulla strategia della tensione.
Gli storici hanno sufficiente materiale, se un giorno volessero farlo, per raccontare e mettere in fila i fatti.
L'autunno caldo, il paese che chiede delle riforme per crescere, la guerra fredda che ci relegava al ruolo di democrazia a sovranità limitata.
I soldi USA tramite il Sid ai gruppi estremisti di estrema destra: le protezione, le esfiltrazioni, dei bombaroli.
Perchè se anche non ci sono i nomi, l'area da cui provengono gli autori la sappiamo: Ordine nuovo, Ordine Nero.
I depistaggi, per non fare emergere la pista che avrebbe portato, sfogliando la teoria dei cerchi concentrici raccontata da Guerzoni, dai neri, a esponenti dei servizi, a esponenti dello stato.
Il cuore dello stato che usa la manovalanza nera, cui viene ventilata l'idea del golpe, per spostare l'asse politico verso un'area di centrodestra.
Perchè nonostante il boom, le richieste di cambiamento, di riforme, le rivendicazioni di un paese moderno, il paese non cambiasse mai.
Le riflessioni di Daniele Biacchessi, di Benedetta Tobagi e Gianni Barbacetto.
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Il grande vecchio di Gianni Barbacetto
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